Ultimamente si sono scritte molte inesattezze inerenti le pratiche di foraggiamento degli ungulati nella provincia di Trento. In una delle denunce contro il Presidente Fugatti, da parte del partito animalista europeo (Pae), una riguarda il reato di abuso d’ufficio, perpetrato a loro dire tramite le mangiatoie per il foraggiamento degli ungulati, che attirerebbero gli orsi. Nella denuncia si legge che, nonostante avesse contezza del fatto che la pratica del foraggiamento tramite le mangiatoie artificiali sarebbe vietata dalla legge, Fugatti non avrebbe adottato alcuna iniziativa per vietarla. Nella denuncia si afferma anche che tale pratica favorirebbe la categoria dei cacciatori dei bracconieri, per tornaconto elettorale.
Sempre ringraziando lo stile ignobile nell’accomunare i cacciatori legalmente autorizzati, osservatori per dovere a tutto ciò che dice la legge, ai bracconieri, aggiungiamo che tale concetto viene ripreso in un articolo su un sito informativo dell’Alto Garda, secondo il quale la presenza di un orso in Val Concei sarebbe, ancora una volta, dovuta ai siti di foraggiamento.
Ma il meglio lo propone il sito kodami, con un articolo a firma di Maria Neve Iervolino, che riporta le accuse della Lav provinciale di Trento. Le quali, riassumendo, dicono che le mangiatoie sono fatte per fornire cibo a cervi e caprioli a beneficio dei cacciatori che potranno ucciderne in maggior numero. Sempre secondo la Lav, le mangiatoie sarebbero pericolose per gli orsi perché “attrattive come i cassonetti”. Si chiede quindi l’immediata rimozione delle mangiatoie, dichiarando che “la provincia è del tutto incapace di prevenire gli incidenti con gli orsi, si prodiga invece di favorirli”.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul punto, servendoci della delibera disponibile sul sito della provincia autonoma di Trento n. 2582 del 2013, tutt’ora in vigore, che riporta gli interventi consentiti dalla regione “per la protezione della fauna selvatica”.
Dalla delibera si evince che il foraggiamento non è proibito, quindi è una pratica legale, ovviamente da esercitare con molte restrizioni. Il foraggiamento, peraltro, nei piani provinciali è indicato anche come dissuasivo per gli ungulati onde distorglierli da territori troppo pressati dalla loro presenza. Il foraggiamento è consentito solo da strutture approvate dalla regione, per non incorrere in difformità costruttive. Si prevede, inoltre, che i siti siano posti solo nei quartieri di svernamento, ai margini delle radure, e nelle aree a basso disturbo. E prosegue escludendo siti turistici o troppo antropizzati proprio per evitare incontri, le zone nelle vicinanze di strade onde evitare incidenti, e altre che possono comportare aggravamento alla presenza della specie orso bruno. Vanno escluse zone non consentite all’attività venatoria, per non far eccedere troppo le specie in certe zone non sottoposte a piani di gestione, e nelle aree coltivate, nel periodo che va dal 15 novembre fino al 30 aprile. La caccia finisce al 31 dicembre per capriolo e cervo, ancor prima per altre: eventuali appostamenti “per uccidere più animali”, come dichiarano le associazioni animaliste, non possono essere attuati, perché ogni cacciatore ha i suoi animali assegnati e non di più. Per cui non serve andare in quei posti.
Le mangiatoie possono, inoltre, essere rifornite solo con fieno, che l’orso non mangia. Al di là di questo, se il periodo nel quale le mangiatoie sono attive è dal 15 novembre al 15 aprile, l’orso sulle alpi in quell’intervallo di tempo non è in letargo? Aggiungiamo che da tre anni almeno sono state dismesse le mangiatoie nelle zone nelle quali sono presenti i lupi: che questi animali sì che se ne servono per catturare gli animali che arrivano a mangiare. Inoltre, le norme che le regolano sono sottoposte a domanda alla regione, a indagini, motivazioni, controllo dell’autorità forestale, studio, norme di costruzione, di rifornimento, monitoraggio e tante altre cose. Per cui, attribuire alle mangiatoie la responsabilità del problema degli orsi, travisando leggi e disposizioni ben chiare, è possibile solo da chi è altamente disinformato o in malafede. E se magari qualcuno di loro volesse, anziché parlare e criticare da casa, accollarsi d’inverno con la neve qualche balla di foraggio da portare in montagna come fanno cacciatori e Forestale, sarebbe sempre bene accetto. Aspettiamo volontari.