Indagini per la definizione di un modello di gestione della lepre in ambiente alpino
Renzo De battisti, ValterTrocchi, Umberto ZamboniDisponibile a richiesta pressol’Associazione cacciatoridella provincia di Trento, viaGuardini Romano 41, 38100Trento, tel. 04.61.82.58.34195 pagine con numeroseimmagini e disegniUn interessante trattato che analizza tutte le varianti ambientali e umane responsabili dello sviluppo e della diffusione della lepre europea nel territorio della provincia di Trento. La ricerca ha usufruito di tutti i da…
Renzo De battisti, Valter
Trocchi, Umberto Zamboni
Disponibile a richiesta presso
l’Associazione cacciatori
della provincia di Trento, via
Guardini Romano 41, 38100
Trento, tel. 04.61.82.58.34
195 pagine con numerose
immagini e disegni
Un interessante trattato che analizza tutte le varianti ambientali e umane
responsabili dello sviluppo e della diffusione della lepre europea nel
territorio della provincia di Trento. La ricerca ha usufruito di tutti i dati
raccolti in cinque anni di studio, analizzando i campioni prelevati e
valutandone la dieta, l’età, lo stato di salute e il grado di parentela con la
popolazione autoctona. Il numero di lepri presenti nel territorio è in continua
diminuzione, per una serie di cause. Una delle più importanti è stata la
gestione del fenomeno ripopolamento che, oltre a essere oneroso, ha dato esiti
deludenti sia per inquinamento del patrimonio genetico delle popolazioni
indigene sia per la diffusione sul territorio di nuove patologie. Il virus è
molto resistente in ambiente e la sua diffusione avviene anche attraverso l’
emissione di feci da predatori che hanno mangiato animali positivi. La
mortalità raggiunge il 30-50% nei soggetti con età superiore ai 2-3 mesi
facenti parte di popolazioni già venute in contatto con il patogeno. Nelle
popolazioni siero negative (mai venute a contatto con il virus) la mortalità è
del 100% e, purtroppo, in provincia di Trento esistono numerose popolazioni di
lepri che ancora sono siero negative con soggetti altamente a rischio di
infezione. Rischi che aumentano con l’introduzione di capi da allevamento per
il ripopolamento. Un altro elemento fondamentale per la diffusione della lepre
è il territorio. Si evince che la lepre si era evoluta nei secoli con l’
agricoltura tradizionale, traendone vantaggi e benefici. Oggi, la perdita di
habitat è dovuta sia all’antropizzazione e alla cementificazione sia alla
trasformazione dell’agricoltura da estensiva a intensiva. Il tutto in uno
spazio temporale breve e poco prevedibile. Il libro conclude con la valutazione
dell’importanza della lepre per le specie predatrici.