L'indagine sul numero di armi possedute e sul tasso di omicidi in tutti i Paesi del mondo, condotta dall'Indipendent, sfata per l'ennesima volta il mito: non c'è alcuna correlazione tra il tasso di cittadini armati e il tasso di crimini commessi con le armi
L’Indipendent, basandosi su una indagine del Washington post, ha pubblicato una interessante mappa mondiale che, per ogni Paese, mette a confronto il numero di armi possedute in rapporto alla popolazione e il numero di omicidi sempre in rapporto alla quantità di abitanti. Non stupisce il fatto che a guidare la classifica dei Paesi nei quali i cittadini sono più armati in assoluto sono tre Paesi con tassi di omicidi, se possibile, completamente agli antipodi, come Stati Uniti, Finlandia e Svizzera. Infatti, come è noto, a un elevatissimo numero di armi possedute dai cittadini statunitensi corrisponde un tasso di omicidi giudicato comunque elevato (in proporzione), laddove invece Svizzera e Finlandia, pur essendo quasi altrettanto armate, hanno un tasso di omicidi esponenzialmente più basso rispetto a quello statunitense.
L’Italia risulta al 55° posto per quantità di armi possedute dai cittadini.
Ma la cosa più importante è che questo studio demolisce, una volta di più, lo stereotipo secondo il quale più armi ai cittadini equivale a più omicidi: il confronto tra le singole situazioni nazionali è, in questo senso, assolutamente emblematico.
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