La caccia al di fuori del Parco d’Abruzzo
La giunta esecutiva del Parco nazionale d’Abruzzo si è riunita lo scorso 5 settembre per definire l’impatto che la caccia nella Zona di protezione esterna del Parco (Zpe) può avere nei confronti dell’orso marsicano. In particolare, si è sollecitata la definizione dell’area contigua e l’applicazione della legge quadro sulle aree protette. Nella Zpe, la giunta ritiene possano essere confermate le modalità di caccia concordate per la passata stagione, con particolar…
La giunta esecutiva del Parco nazionale d’Abruzzo si è riunita lo scorso 5
settembre per definire l’impatto che la caccia nella Zona di protezione esterna
del Parco (Zpe) può avere nei confronti dell’orso marsicano. In particolare, si
è sollecitata la definizione dell’area contigua e l’applicazione della legge
quadro sulle aree protette. Nella Zpe, la giunta ritiene possano essere
confermate le modalità di caccia concordate per la passata stagione, con
particolare riferimento alla caccia al cinghiale, per il quale dovrà essere
utilizzato il metodo della girata anziché della braccata. Quest’ultimo sistema,
infatti, ha un notevole impatto ambientale e causa disturbo alle attività
dell’orso. Nel Parco dei monti Sibillini, invece, nei prossimi giorni partirà
un piano di introduzione di esemplari di camoscio, secondo le direttive del
piano d’azione approvato dal ministero dell’Ambiente.