Il governatore della California, Gavin Newsom (in foto), ha annunciato che la sua amministrazione spingerà perché sia approvata nello Stato una legge, ispirata a quella (estremamente controversa) vigente in Texas in materia di aborto, per consentire ai cittadini della California di citare in giudizio “chiunque fabbrica, distribuisce o vende un’arma d’assalto o un kit per la realizzazione di ghost guns”.
La norma ispiratrice, approvata dal Texas, autorizza chiunque (anche se non residente nello Stato e non interessato a una interruzione di gravidanza) a citare in giudizio per danni i medici che pratichino l’interruzione della gravidanza dopo la sesta settimana dal concepimento. Secondo la proposta di Newsom, sarà altrettanto possibile ai cittadini californiani far causa a chi produca o venda armi che risultano in conflitto con la normativa californiana sui black rifle o sulle ghost guns, con un massimo di risarcimento pari a 10 mila dollari oltre spese legali. Il punto è, parlando specificamente dei black rifle, che il giudice dello Stato Robert Benitez, lo scorso giugno, ha sostanzialmente dichiarato illegittima la normativa californiana che vieta la commercializzazione di armi di derivazione Ar15. La normativa in questione potrebbe portare a effetti sostanzialmente di aggiramento della sentenza, consentendo a una norma sostanzialmente illegittima di continuare a esplicare effetti pratici. Il problema sostanziale, già evidenziatosi sulla normativa texana in merito all’aborto, è che sembra essere stata concepita appositamente per sfuggire ai tentativi di impugnazione di fronte ai tribunali ordinari degli Stati. Ovviamente sull’argomento potrà intervenire la Corte suprema, ma i relativi tempi sono decisamente lunghi.