Una vittoria olimpica cambia la vita di un atleta. Se poi le medaglie d'oro sono addirittura due nella stessa edizione dei Giochi, ci sono concrete probabiltà di entrare nel mito dello sport internazionale. Anche se si tratta di una disciplina che qualcuno considera "minore". È quanto accaduto a Niccolò Campriani che a Rio de Janeiro si è aggiudicato il titolo della Carabina ad aria compressa a 10 metri e quello della Carabina libera 3 posizioni, al termine di una finale al cardiopalma. Il tiratore toscano, da anni considerato uno dei più forti interpreti al mondo, nonostante non abbia ancora compiuto 30 anni, si era già messo in mostra a Londra 2012, quando conquistò l'oro nella tre posizioni e l'argento nell'aria compressa.
Per rendere "immortale" una carriera che è già mitica, il fuoriclasse toscano ha donato la carabina Pardini e le scarpe da tiro utilizzate nella finale di Rio all'Olympic museum di Losanna, in Svizzera, dove, dalla fine del 2016, sono esposte. Durante la cerimonia, Campriani si è sottoposto a un tour de force di foto con moltissimi appassionati presenti all'evento.