La cassazione è tornata a occuparsi delle bombolette spray antiaggressione, con la sentenza n. 44994 del 4 dicembre 2007, la quale stabilisce che “costituisce reato il porto in luogo pubblico di una bomboletta spray antiaggressione contenente gas lacrimogeno”, perché “idoneo ad arrecare offesa alla persona e come tale rientrante nella definizione di arma comune da sparo”. La sentenza si occupa di un prodotto caricato con gas lacrimogeno, ma alcuni organi di inform…
La cassazione è tornata a occuparsi delle bombolette spray antiaggressione, con
la sentenza n. 44994 del 4 dicembre 2007, la quale stabilisce che “costituisce
reato il porto in luogo pubblico di una bomboletta spray antiaggressione
contenente gas lacrimogeno”, perché “idoneo ad arrecare offesa alla persona e
come tale rientrante nella definizione di arma comune da sparo”. La sentenza si
occupa di un prodotto caricato con gas lacrimogeno, ma alcuni organi di
informazione hanno equivocato, fornendo nei giorni scorsi la notizia (errata)
che tutte le bombolette antiaggressione siano vietate. La sentenza, invece,
riguarda specificamente le bombolette spray con gas lacrimogeno e non quelle
all’olio essenziale di peperoncino (oleoresin capsicum).