Interessante sentenza della Cassazione sui caricatori: anche senza citare il decreto legislativo 104 del 2018, la corte ribadisce che non sono parti d’arma. E per quelli ad alta capacità…
La I sezione penale della corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sui caricatori per armi da fuoco, con sentenza n. 47635 del 15 maggio 2019 (depositata il 22 novembre). Pur senza citare la più recente modifica legislativa intervenuta sull’argomento, cioè il decreto legislativo 104 del 2018 (che ha recepito la direttiva europea 2017/853), la corte ha ribadito, si spera in modo definitivo, che il caricatore non rientra tra le parti d’arma in senso giuridico. Per i caricatori di capacità superiore a 5 colpi per carabina e 15 per pistola (oggi rispettivamente 10 e 20, secondo quanto disposto dal citato decreto legislativo 104), quindi, non si può configurare come detenzione abusiva di parte di arma secondo la legge 895 del 1967, bensì unicamente come illecito contravvenzionale punito dall’articolo 697 del codice penale. Per leggere la sentenza, CLICCA sull’allegato qui sotto.