La conclusione delle indagini da parte del Pm si è tradotta in un annuncio infausto per Mario Cattaneo, che lo scorso marzo difese la propria vita a Casaletto lodigiano
Lo scorso 10 marzo Mario Cattaneo, oste di Casaletto lodigiano (Lo), uccise un ladro durante una colluttazione, mediante il proprio fucile regolarmente detenuto. Ieri è stato reso noto che il pubblico ministero che si sta occupando della vicenda ha concluso le indagini, derubricando l’ipotesi di reato da omicidio volontario a eccesso colposo di legittima difesa. Questo ovviamente non rappresenta in alcun modo una condanna definitiva, significa però che il pubblico ministero non proporrà l’archiviazione e che, quindi, molto probabilmente il malcapitato dovrà affrontare il processo.
L’avvocato Mario Stochino, uno dei difensori dell’oste 67enne, ha fatto sapere che presenterà una memoria difensiva o una richiesta di interrogatorio sostenendo che, a fronte di una dinamica pienamente chiarita dai Ris e dai consulenti di parte, e coincidente con le dichiarazioni del commerciante, l’uomo sarebbe sceso nel cortile, di sua proprietà, portando il fucile da caccia per tutelare sé e la famiglia e non con l’intenzione di fare fuoco, cosa accaduta durante la colluttazione.