All’inizio fu lo stippling ovvero, l’arte di incidere tramite la punta di un saldatore i fusti in polimero delle pistole o delle impugnature in genere ma la cosa, oggi, ha preso una piega differente
Lo stippling nasce con l’intento di migliorare il grip sulle impugnature in polimero, o meglio, rendere più aggressiva la texture in funzione anti scivolo delle superfici di contatto con la mano, sui fusti polimerici delle pistole. Col tempo però, variando la forma delle punte dei saldatori, usando dime rudimentali, le trame come i disegni realizzabili hanno incominciato a essere sempre più artistici ed espressivi.
A volte soprattutto agli inizi e per i principianti, la cosa poteva essere anche rischiosa: nel senso che, se scappava la mano, si rischiava di buttare via il fusto della pistola ma oggi, grazie al fatto che molte pistole hanno fusti intercambiabili al costo di poche decine di euro (o dollari…) la cosa è molto meno rischiosa e offre inaspettate opportunità.
Grazie ai laser per incisioni, è possibile infatti realizzare trame molto più complicate o esteticamente più accattivanti come anche… ornamentali. L’americana Grayguns specializzata in customizzazioni di armi, ha intuito le potenzialità del business e offre già da tempo personalizzazioni con incisioni a laser: i risultati in effetti sono esteticamente appaganti e disponendo di più fusti, è sempre possibile ritornare quello basico e contemporaneamente, disporre di personalizzazioni più estreme. Il servizio di Laser-sculpted grip modules offerto dalla Grayguns è orientato essenzialmente ai moduli Sig Sauer X Series e P365 con costi variabili tra gli 85 e i 115 dollari.
A quanto pare poi, il business è solo agli inizi.
www.grayguns.com