Laugo Alien 9×19: non aliena ma innovativa

Recentemente mostrata in un evento con relativa prova di tiro, la Laugo Alien promette innovazione e vantaggi per i tiratori sportivi attraverso una struttura davvero particolare … La nuova pistola non è ancora in piena produzione: si prevede tuttavia una distribuzione, anche se limitata, a partire dal 2019 con i primi 500 esemplari sino a raggiungere in fretta, possibilmente, le 2.000 unità. Nella Alien forma ed ergonomia, almeno quelle, appaiono tradizionali, dovrebbe poi essere di costruzione “mista” acciaio e lega leggera (impugnatura), ha scatto in singola azione con percussione tramite cane interno ma “appeso” a una particolare struttura, in modo similare a quanto visto sulla Kriss Vector, canna fissa, funzionamento con ritardo di apertura tramite gas, particolare sistema di integrazione di una slitta superiore intercambiabile connessa al fusto ma non al carrello, in modo da selezionare e sostituire rapidamente versione con red dot o con mira tradizionale.
Tra le particolari caratteristiche dell’arma, la canna fissa è posizionata molto in basso rispetto l’impugnatura, consentendo così di minimizzare il rilevamento allo sparo come dissipare in linea le forze di rinculo e, grazie alla canna fissa appunto, migliorare la precisione. La Laugo Alien con canna da 4,8 pollici (121 millimetri) pesa scarica 1.120 grammi ed ha una lunghezza complessiva di 208 millimetri, caricatore bifilare in acciaio da 17 colpi con pad. Il prezzo non è stato ancora annunciato.
La Laugo Alien è composta da fusto più impugnatura (struttura composita), carrello otturatore aperto superiormente e contenente inferiormente, un corto percussore, canna fissa con intorno alla camera di scoppio un blocchetto rettangolare: sul lato sinistro di questo corpo vi è la molla di ritorno a cui risulta agganciato in testa, il pistone dei gas che si infila in una apposita camera di espansione, sul lato destro. Come si può osservare nel disegno di brevetto sopra, la copertura del carrello è data dalla particolare guida o sight rail che si blocca anteriormente sulla boccola della canna e “scivola” all’interno del carrello otturatore: questa “guida” è facilmente sostituibile e pertanto si possono scambiare velocemente le configurazioni di mira, con red dot montato o con mira tradizionale; questa parte restando fissa allo sparo, evita sollecitazioni al red dot.
Altra particolarità di questa guida superiore, è la presenza di un cane interno caricato da una molla diagonale (e che quando è caricato, segnala posteriormente con la protrusione di un pin, lo status) che si “comprime”, armandosi, quando il carrello otturatore arretra dopo lo sparo. Ognuna delle guide ovviamente (se se ne possiedono due…) contiene il proprio sistema di percussione.
Soluzioni dicevamo, originali, dal sistema a ritardo di gas che non è posizionato sotto la canna ma, superiormente e parallelamente a questa consentendo così di tener la canna molto bassa nel fusto, al sistema di predisposizione veloce per la linea di mira, al calcio montato fuori dal fusto: un sistema in pratica, “invertito” nella sua posizione.
Sempre nel disegno: in verde il cane interno, in rosso la testa del percussore, in blu il pistoncino dei gas.
Arretrando il carrello otturatore si camera il colpo, lasciando andare l’otturatore in chiusura si arma il cane interno: allo sparo i gas si espandono tramite un foro appena davanti la camera di scoppio, nel cilindro presente sul lato destro del blocchetto: qui incontra la resistenza del pistoncino presente all’interno e solidale alla molla di recupero, sino a quando la palla non è uscita dalla canna e i livelli dei gas consentono una apertura in sicurezza. Il principio è analogo a quello della Heckler & Kock P7 anche se, dislocato in modo differente. La Laugo Alien è dotata inoltre di sicura al grilletto e automatica.

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