Un interessante articolo della Foudation for economic education statunitense conferma che le armi legali in mano ai cittadini salvano molte più vite rispetto a quelle minacciate dai “mass shooting”
La Foundation for economic education statunitense ha pubblicato un interessante articolo, nel quale riprende ed evidenzia i risultati di alcune ricerche (tra le quali quella del Crime prevention research center e del Center for disease control), dalle quali si evidenzia che il possesso legittimo di armi negli Stati Uniti consente di prevenire crimini (quindi anche omicidi) in numero esponenzialmente superiore rispetto alle morti causate dai cosiddetti “mass shooting”.
Secondo gli studi citati nell’articolo, peraltro alcuni dei quali già resi noti in passato, il possesso legale di armi si stima che impedisca 2,5 milioni di reati all’anno, praticamente quasi 7 mila ogni giorno in tutti gli Stati Uniti. Nella maggior parte di questi casi, l’impiego dell’arma è esclusivamente deterrente, e non viene ferito neanche il criminale. Il numero di reati violenti che potrebbero avere esiti letali prevenuti ogni anno grazie all’uso di armi è pari a 400 mila ogni anno. Si potrebbe anche ritenere che si tratti di opinioni campate per aria, ma c’è anche il fatto che il 60 per cento dei criminali condannati ammette che ha evitato di commettere il crimine una volta saputo che la vittima potenziale era sicuramente armata e il 40 per cento di essi ha dichiarato che anche solo il sospetto che potesse essere armata ha determinato la rinuncia a commettere il crimine. Di più: la maggior parte dei ladri riferisce che non si introduce nelle case quando ci sono i padroni di casa, per il timore di essere fatti oggetto di colpi d’arma da fuoco. Interessante anche la statistica secondo la quale il numero di armi utilizzate nella commissione di un crimine è inferiore all’1 per cento rispetto al totale posseduto dai cittadini. Il Center for disease control, in un rapporto inviato al presidente Barack Obama nel 2012, a seguito del massacro nella scuola Sandy Hook, si spingeva ancora più in là, affermando che il numero di crimini annui impediti grazie all’uso di armi legalmente detenute arrivava a 3 milioni, pari cioè a 8.200 al giorno.
Che cosa vuol dire questo? Semplicemente che la questione relativa al possesso di armi da parte dei cittadini non può essere liquidata in modo superficiale e manicheo a un semplice bivio tra “armi sì” e “armi no”: negli Stati Uniti c’è indubbiamente un ampio spazio di miglioramento in termini di legislazione sull’acquisto e la detenzione di armi, ma il possesso di armi in sé è qualcosa di positivo, rinunciando al quale gli effetti negativi potrebbero rivelarsi molto superiori a quelli (teoricamente) positivi.