Dopo il giuramento, oggi primo consiglio dei ministri. Nella squadra un solo tecnico, al Viminale. Confermato Costa all’Ambiente
Oggi il giuramento del governo nato ieri, 4 settembre. Il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha definito l’elenco dei titolari dei dicasteri. Governo giovane, età media di 47 anni, la maggior parte provenienti dal Centro-Sud, 7 donne. Parità quasi perfetta: dei 21 ministri, dieci sono in quota Movimento 5 stelle, nove del Partito democratico e uno di Liberi e uguali, con un unico tecnico all’Interno, il prefetto Luciana Lamorgese, che avrà evidentemente il compito di togliere dallo scontro politico e “disinnescare” il problema immigrazione che Matteo Salvini ha reso sua potente arma elettorale. Economia saldamente nelle mani Pd: all’economia, Roberto Gualtieri, Pd ben noto per le sue relazioni europee, 53 anni, è stato presidente della Commissione economico finanziaria del Parlamento europeo. Allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ingegnere edile, capogruppo 5 stelle al senato, 45 anni. Lamorgese, laureata in giurisprudenza, avvocato, 66 anni, prefetto di Milano dal 2017, è stata al Viminale a partire dal 2013 nel ruolo di capo di gabinetto del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, confermata nel ruolo dal successore Marco Minniti.
All’Ambiente purtroppo confermato Sergio Costa, generale dell’arma dei carabinieri forestali, è parso con posizioni appiattite su quelle di certe e associazioni ambientaliste. Confermato Alfonso Bonafede nel ruolo di Guardasigilli, 43 anni (M5s). Agli Esteri e cooperazione Luigi Di Maio leader del movimento 5 stelle, che è stato ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché vicepremier nel primo governo conte, ha 33 anni.
Alla Difesa Lorenzo Guerini, vicesegretario coordinatore Pd, 52 anni. Alle Politiche agricole alimentari forestali, Teresa Bellanova, sindacalista, senatrice del Pd (renziana), 61 anni. Alle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, manager agroalimentare, vicesegretaria Pd, già sottosegretario nei governi Renzi e Gentiloni, 46 anni. Al Lavoro e politiche sociali Nunzia Catalfo, senatrice M5s, che nel 2013 ha contribuito a scrivere il disegno di legge sul reddito di cittadinanza, 52 anni. All’Istruzione e ricerca, Lorenzo Fioramonti, professore ordinario di economia politica, M5S, già viceministro nel precedente governo Conte, 42 anni. Dario Franceschini ai Beni culturali e turismo, capodelegazione Pd, già ministro nei governi Renzi e Gentiloni, 60 anni. Roberto Speranza al ministero della Salute, già capogruppo del Partito democratico alla camera dei deputati, poi deputato Leu, 40 anni. Sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro, già ministro nel precedente governo Conte, 38 anni, M5s.
Ministri senza portafoglio. Rapporti con il Parlamento : Federico d’Incà, manager analista informatico, M5s, 43 anni; Innovazione tecnologica digitalizzazione: Paola Pisano, docente universitario, 42 anni, M5s; Pubblica amministrazione: Fabiana Dadone – Laureata in giurisprudenza, 35 anni, M5s; Politiche regionali autonomie: Francesco Boccia, professore universitario (associato), 51 anni, Pd; Sud: Giuseppe Provenzano – economista della Scuola Sant’Anna di Pisa, componente direzione nazionale Pd, 37 anni; Politiche giovanili sport: Vincenzo Spadafora, già garante per l’infanzia e l’adolescenza, un passato di militante nell’Udeur, poi nei Verdi, poi M5s, 45 anni, Pari opportunità e famiglia: Elena Bonetti, docente universitaria (matematica), passato da scout nell’Agesci. Renziana, area cattolica del Pd, 43 anni; Affari europei: Enzo Amendola, già sottosegretario agli Esteri nei governi Renzi e Gentiloni, responsabile esteri Pd nella segreteria Zingaretti, 45 anni.