I rappresentanti di categoria delle guardie giurate sottolineano come gli operatori della sicurezza privata abbiano titolo, al pari dei sanitari e delle forze dell’ordine, per essere vaccinati con priorità, in funzione dei compiti che sono chiamate a svolgere
Anche le guardie giurate hanno titolo per rientrare tra le categorie di lavoratori a rischio, che dovrebbero quindi essere sottoposte a vaccinazione anti-Covid19 con priorità. È quanto ha sottolineato Maria Cristina Urbano, presidente di Assiv, in una lettera inviata al quotidiano Il Tempo. “Per adesso”, si legge nel comunicato,”in maniera doverosa il governo ha scelto di vaccinare coloro che si trovano nella posizione più rischiosa: gli anziani che vivono in comunità e il personale sanitario che è chiamato a curare chi si ammala. Ma subito servirà una graduatoria precisa per le categorie dei lavoratori a rischio, che tenga conto sia dell’essenzialità del lavoro, sia dell’esposizione al rischio di contagio di chi quel lavoro svolge. Si è detto degli addetti alle pulizie ospedaliere, una categoria balzata in questi mesi agli onori delle cronache: questi lavoratori fanno parte della catena essenziale di cura e sono stati esposti al rischio di contagio come le altre categorie sanitarie. Nulla da ridire. È evidente poi che una priorità sarà data, e giustamente diciamo noi, alle forze dell’ordine. Tuttavia, nella valutazione del rischio non si dimentichino gli operatori della sicurezza privata, che in questi mesi di emergenza pandemica sono stati sempre a contatto con il pubblico, garantendo la sicurezza dei siti produttivi, dei centri di smistamento delle merci, degli esercizi commerciali di distribuzione dei beni di prima necessità. Le guardie giurate hanno trasportato il denaro a sportelli bancari e postali, hanno tutelato siti sensibili e fondamentali quali le centrali elettriche, quelle di smistamento per le radio telecomunicazioni, le stazioni ferroviarie e metropolitane, e ultimo ma non ultimo, hanno assicurato l’accesso ordinato e sicuro ai servizi sanitari, tra cui, fondamentale, i triage e i reparti Covid. Continueranno a farlo, con disciplina e dedizione, ed è per questo, per garantire a tutti noi che questi servizi possano continuare a essere erogati in sicurezza, che deve essere concessa loro in via prioritaria la disponibilità del vaccino”.
Dello stesso avviso è Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione guardie particolari giurate: “Siamo impiegati in prima linea, nei pronto soccorso, nei reparti Covid, con scarse protezioni, per cui riteniamo di essere una categoria prioritaria al pari delle altre”.