Il presidente nazionale Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, ha inviato una lettera al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, commentando la costituzione del comitato “animal friendly” in seno allo stesso ministero.
“Abbiamo appreso che è stato costituito presso il Ministero del Turismo il Comitato “Animal friendly”. Riteniamo che si tratti di una iniziativa utile e qualificante per sensibilizzare l’attenzione degli italiani e dell’opinione pubblica sul mondo degli animali e sulle sue problematiche. Registriamo inoltre che, in molteplici occasioni, il sopracitato Comitato si è occupato anche di attività venatoria, accesso ai fondi agricoli, distanze, modelli di gestione faunistica pubblicistica e privatistica: materie che, a quanto ci risulta, sono state fino ad oggi di diretta ed esclusiva competenza di altri Ministeri, delle Regioni e delle Province. In data 21 giugno 2010, in una Sua cortese e gradita lettera, mi comunicava che la legge “Comunitaria 2009”, appena approvata, aveva recepito le indicazioni dell’Unione Europea. Abbiamo consapevolezza, onorevole Ministro, che, come Lei ha scritto “la salvaguardia del patrimonio faunistico e paesaggistico italiano si renda necessaria anche in quanto esso costituisce una punta di eccellenza apprezzata in tutto il mondo ed un forte elemento di attrazione di numerosi turisti verso il nostro Paese”. Vorrei però integrare la sua dichiarazione precisando che, se il paesaggio ed il patrimonio faunistico rappresentano “una eccellenza”, questo è anche grazie alla normativa vigente in tema di “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Vorrei inoltre ricordarle che Il nostro agire ed i nostri obiettivi si sono sempre ispirati ai contenuti presenti nei documenti sottoscritti da associazioni ambientaliste e venatorie a livello europeo ed è con questo spirito che abbiamo sempre difeso la nostra attività, che si è spesso avvalsa della collaborazione fattiva delle organizzazioni imprenditoriali agricole. Abbiamo contrastato, per quanto nelle nostre possibilità, tutte le derive, parlamentari e non, promosse esclusivamente per scardinare l’equilibrio tra i portatori dei diversi interessi rappresentati nella gestione dell’attuale normativa. Onorevole Ministro, poiché il Comitato “Animal Friendly” è oggi al lavoro per affrontare il tema dell’attività venatoria e del suo rapporto con l’agricoltura, siamo a chiedere di dare corso a quel sereno confronto richiamato nella sua lettera per affrontare questa importante discussione, chiedendo di integrare il suo Comitato con la presenza formale dell’Associazione che rappresento oltre che dai organismi preposti alla gestione sociale della fauna selvatica previsti dalle vigenti norme. Occorre infatti un continuo, ulteriore e sinergico sforzo affinché la legge attuale sull’attività venatoria sia applicata ovunque e nel rispetto soprattutto delle indicazioni scientifiche dell’Ispra. Conoscere e valutare collegialmente lo stato di applicazione della normativa doveva e dovrebbe essere presupposto indispensabile per evitare la riproposizione di uno scontro ideologico che ha trovato, ad esempio, spazi per la presentazione del disegno di legge al Senato sulla caccia, un provvedimento inutile e dannoso che andrebbe soltanto ritirato. Altrettanto demagogiche e controproducenti sono i disegni di legge già annunciati e che prevedono limiti o l’abrogazione della caccia già oggetto del lavoro unilaterale del Comitato “Animal Friendly”. Certi che gli autorevoli componenti del Comitato vogliano concorrere ad una pronta e positiva accoglienza della nostra richiesta, invio distinti saluti”.