Liguria
GENOVA. Sul ricorso, da parte del governo italiano alla Corte Costituzionale contro legge sulla caccia della Regione Liguria,messa sotto accusa dall’Unione Europea con il deferimento alla Corte di Giustizia e il rischio di una maximulta, è tornato oggi l’assessore Giancarlo Cassini.“La Regione Liguria, prima Regione in Italia, ha recepito tutto il regolamento comunitario in materia di caccia e sulla salvaguardia e la protezione degli uccelli, siamo i primi ad aver la…
GENOVA. Sul ricorso, da parte del governo italiano alla Corte Costituzionale
contro legge sulla caccia della Regione Liguria,messa sotto accusa dall’Unione
Europea con il deferimento alla Corte di Giustizia e il rischio di una
maximulta, è tornato oggi l’assessore Giancarlo Cassini.
“La Regione Liguria, prima Regione in Italia, ha recepito tutto il regolamento
comunitario in materia di caccia e sulla salvaguardia e la protezione degli
uccelli, siamo i primi ad aver lavorato in quella direzione.
Mi pare anche per questo esagerata la posizione assunta nei confronti della
legge proposta e approvata dal Consiglio Regionale lo scorso ottobre che
consiste in una mera apertura in deroga, e per un periodo molto limitato, alla
caccia agli storni. Una specie, confermo, molto dannosa all’agricoltura”,
spiega Cassini.
Sulle prossime mosse della Regione Liguria Cassini afferma:
“A questo punto, dopo l’avvio della procedura di messa in mora, la Regione
Liguria difenderà le proprie decisioni. Si tratta, però, di una legge di
iniziativa del Consiglio Regionale e non della giunta Burlando e dovrà essere
la stessa Assemblea Regionale a intervenire per eventuali modifiche. Una
legge-ricordo- che è frutto anche di intese informali con il governo italiano
che invece, con l’impugnazione davanti alla Consulta, ha disatteso, devo dire,
a sorpresa, le linee che avevamo concordato.
Voglio però ricordare che la caccia agli storni, oltre che nella vicina
Francia, è aperta, in deroga come in Liguria, in Lombardia, Emilia-Romagna e in
Toscana, anche per questo,in grande serenità, affronteremo la questione che,
ripeto, riguarda una legge “a tempo”, che scadrà il prossimo 31 gennaio
prossimo”.