Liguria: controlli “antidoping” per i cacciatori?
Se guidare in stato di ebbrezza è un pericolo gravissimo per sé e per gli altri, anche andare a caccia con in corpo un bicchierino di troppo può avere conseguenze serissime. È quanto ha pensato il consigliere provinciale dei Verdi a Genova, Angelo Spanò, che propone di aggiungere, ai normali controlli a cui sono sottoposti i cacciatori sul terreno di caccia, anche test alcolemici e per l’eventuale assunzione di droghe. L’iniziativa non è del tutto nuova, visto che u…
Se guidare in stato di ebbrezza è un pericolo gravissimo per sé e per gli
altri, anche andare a caccia con in corpo un bicchierino di troppo può avere
conseguenze serissime. È quanto ha pensato il consigliere provinciale dei Verdi
a Genova, Angelo Spanò, che propone di aggiungere, ai normali controlli a cui
sono sottoposti i cacciatori sul terreno di caccia, anche test alcolemici e per
l’eventuale assunzione di droghe. L’iniziativa non è del tutto nuova, visto che
una proposta simile era già stata avanzata qualche anno fa da un membro del
gruppo consiliare dei Verdi di Pistoia, Lorenzo Lombardi. Quest’ultimo chiedeva
che al cacciatore sorpreso con un tasso alcolemico superiore al consentito (il
limite sarebbe il medesimo previsto per la guida di veicoli) fosse sospeso per
sei mesi il Porto d’armi, e ritirato in via definitiva in caso di positività
agli stupefacenti. La reazione del consigliere regionale ligure del Pdl, Matteo
Rosso, è stata sdegnata: «i test dovrebbero essere fatti ai prossimi candidati
dei Verdi, al fine di evitare le elezioni di consiglieri che parlano a
vanvera».