Tragedia sfiorata a Torre de’ Picenardi (Cr), dove le gallerie scavate dalle nutrie sulla massicciata della ferrovia Mantova-Cremona-Milano hanno compromesso pericolosamente la stabilità della struttura. Ad accorgersi, fortunatamente in tempo, del danno provocato dagli animali, è stato un agricoltore del luogo, che ha immediatamente informato il sindaco dell’accaduto, il quale, a sua volta, ha contattato immediatamente il gestore della tratta. Solo la tempestività dell’intervento ha potuto evitare quella che sarebbe potuta essere una grave tragedia, poiché un treno merci che stava sopraggiungendo sul luogo, stando al racconto del sindaco Mario Bazzani, si sarebbe fermato “a un centinaio di metri dalla voragine“, allertato da Rfi. La tratta è rimasta bloccata per oltre 4 ore, per consentire un intervento di consolidamento e riparazione delle traversine.
Immediata la reazione di Barbara Mazzali, consigliere regionale lombarda in forza a Fratelli d’Italia, che ha già presentato in commissione un progetto di legge per la modifica della legge regionale 20/2002 sul contenimento e l’eradicazione della nutria. «Il mio Pdl propone alcune necessarie modifiche alla L.R. 20/2002», ha dichiarato in una nota la Mazzali, «con lo scopo di introdurre maggiore semplificazione amministrativa e operativa per gli enti locali e gli operatori e al contempo garantire maggiore chiarezza e continuità dei ruoli. E’ vero infatti che c’è già un piano nutrie e che già siamo attivi su questo fronte, ma la situazione è così emergenziale che dobbiamo fare di più».
Il progetto di legge, nello specifico, semplificherebbe le modalità di smaltimento delle carcasse delle nutrie abbattute e amplierebbe il ventaglio dei soggetti autorizzati all’eradicazione, includendo anche le ditte di “pest control” e il personale incaricato da proprietari o conduttori di fondi agricoli.