È attesa con il consiglio dei ministri di questo pomeriggio la formalizzazione della decisione, presa dal presidente del Consiglio Mario Draghi dopo il colloquio telefonico con il premier ucraino Volodimir Zelensky, che il governo italiano fornisca al governo ucraino armi ed equipaggiamenti militari per supportare la resistenza nei confronti dell’aggressione militare russa.
Secondo le informazioni attualmente disponibili, nel “pacchetto” che il governo italiano starebbe formalizzando in queste ore sarebbero incluse mitragliatrici, armi antiaeree e armi anticarro. L’iniziativa non è inedita per il nostro governo, va infatti ricordato che l’Italia ha fornito mitragliatrici e razzi anticarro anche alle milizie del Kurdistan per la lotta contro lo Stato jihadista dell’Isis, nel 2014.
Sono oltre 20 i Paesi che hanno deciso di aiutare militarmente l’Ucraina, tra questi figurano la Germania, la Repubblica ceca, la Slovacchia, l’Olanda e il Belgio, la via per consentire a questo materiale di raggiungere il fronte dei combattimenti sarebbe attraverso la Polonia.
Anche a livello di Unione europea è stata presa una decisione senza precedenti: la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha infatti annunciato che, per la prima volta nella storia, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e l’invio di armi ed equipaggiamenti per l’Ucraina.