La Lituania oggi è un po’ più simile alla Svizzera? Da giovedì scorso, per quanto riguarda la gestione delle armi militari nei confronti dei propri cittadini, sembra proprio di sì. Il parlamento del Paese baltico ha infatti approvato praticamente all’unanimità (119 voti favorevoli, nessun contrario, 5 astenuti) una nuova legge in materia di armi, che consentirà ai militari in servizio, ai riservisti e agli appartenenti alle organizzazioni paramilitari civili (come l’Unione dei fucilieri) di tenere a casa armi automatiche e di portarle con sé durante i pattugliamenti con la polizia e le guardie di frontiera.
Una licenza standard in materia di armi in Lituania ha validità di 5 anni, il permesso per la detenzione di armi automatiche (categoria europea A) avrà inizialmente validità di 2 anni e potrà poi essere successivamente rinnovato su base quinquennale.
“Alcuni dicono che stiamo aprendo il vaso di Pandora, in realtà stiamo dando la possibilità a tre categorie di persone di avere armi automatiche nelle loro case, per difendere la patria”, ha affermato il deputato Jonas Jarutis, promotore dell’emendamento.