Lombardia: cacciatori sempre meno e sempre in croce
La stagione venatoria lombarda comincerà il prossimo 20 settembre e si concluderà il 31 gennaio 2010. I cacciatori lombardi sono attualmente 89 mila, cioé circa 10 mila in meno rispetto allo scorso anno. Non è solo una questione di numeri, ma anche di anagrafe: l’età media si sta irrimediabilmente allungando, in particolare in città dove sono rimasti in pratica solo gli over 45 a coltivare la passione venatoria, mentre in provincia si rivede ancora qualche giovane. «…
La stagione venatoria lombarda comincerà il prossimo 20 settembre e si
concluderà il 31 gennaio 2010. I cacciatori lombardi sono attualmente 89 mila,
cioé circa 10 mila in meno rispetto allo scorso anno. Non è solo una questione
di numeri, ma anche di anagrafe: l’età media si sta irrimediabilmente
allungando, in particolare in città dove sono rimasti in pratica solo gli over
45 a coltivare la passione venatoria, mentre in provincia si rivede ancora
qualche giovane. «I milanesi», ha commentato Gianfranco Zoller, consulente
faunistico della provincia e commissario dell’Atc2 Milano Ovest, «hanno più
difficoltà ad avvicinarsi alla caccia, perché meno a contatto con la natura. Ma
i pochi giovani che ci provano sono entusiasti. Quest’anno sotto i trent’anni
ce ne sono 200, di cui 20 hanno 18 anni. Il più vecchio, invece, ne ha 89». E
di entusiasmo ne servirà tanto in questa stagione, visto che gli ambientalisti
sono già sul piede di guerra per le specie che la regione ha in programma di
inserire tra quelle cacciabili in deroga: pispole, fringuelli, peppole e
frosoni. Il “cartello” formato da Lav, Wwf, Legambiente, Lipu e Lac ha infatti
intenzione, se la norma che autorizza il prelievo in deroga sarà approvata, di
denunciare la regione per abuso d’ufficio e i singoli cacciatori per furto ai
danni dello Stato, chiedendo il sequestro preventivo della fauna selvatica in
tutta la regione. Identiche azioni sono in programma anche per il Veneto e la
Liguria.