Roccosambaccio è una piccola località nella provincia di Pesaro e Urbino. Già si erano verificate altre predazioni da parte di lupi in zona ma, questa volta, gli animali sono penetrati in un allevamento amatoriale recintato di daini e hanno fatto una vera strage. La titolare, a giorno fatto, ha rinvenuto le carcasse di ben 17 di loro. Se ne sono salvati soltanto quattro, due maschi e due femmine. Gli attacchi sono stati tre, su più notti. Molti dei daini erano piccoli, altri adulti e femmine incinte. La rete di due metri è stata saltata mediante la rincorsa presa su un terrapieno limitrofo. Molti i capi parzialmente mangiati. Il lupo è specie protetta e gli addetti ai lavori non sanno dare risposte esaurienti su come arginare il fenomeno. Torna così il problema di un animale che ha ormai una diffusione sul territorio ben diversa dal suo status ufficiale “in via di estinzione”. La cosa sta degenerando e ci vorrebbero mezzi per riportare le specie al numero di consistenza accettabile, o perlomeno rendere questo predatore meno spavaldo e meno libero di avvicinarsi a città o a centri abitati di qualunque genere. Il buon pensiero degli animalisti, che dicevano che il lupo avrebbe avuto il compito di limitare i cinghiali rendendo inutile la loro caccia, si sta sfaldando nella realtà dei fatti. Il lupo è animale intelligentissimo, caccia in branco così come tutti gli animali evoluti e si rivolge a ciò che è più facile catturare. Quindi, se ci sono, meglio cani da guardia, gatti, porcellini amatoriali, asini, pecore e solo alla fine, cinghiali. Che sicuramente sono più impegnativi da predare, anche i piccoli infatti sono ben protetti dalle madri.