Era così difficile, arrivati a questo stadio della pandemia Covid, trovare mascherine per gli operatori della polizia di Stato di colori “normali”, che siano conformi all’uniforme di servizio? È quanto si chiede il Sindacato autonomo di polizia (Sap) in una missiva indirizzata al capo della polizia Lamberto Giannini, in risposta alla distribuzione in alcune province, per l’equipaggiamento di servizio dei poliziotti, di Ffp2 di colore rosa. Tra le questure interessate figurano Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia.
“Non si conoscono”, si legge nella missiva, “le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto. A quasi due anni e mezzo dall’inizio della pandemia, infatti, risulta difficile immaginare difficoltà nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale che rappresentano, come noto, uno dei principali strumenti volti al contrasto della diffusione del virus. Appare altresì chiaro che la rilevanza delle funzioni svolte dalla polizia di Stato impone all’amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori, evitando che gli stessi siano comandati a svolgere attività istituzionale con dispositivi di protezione di un colore che risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’istituzione. Tra l’altro con circolare del 29 ottobre 2019 l’allora capo della polizia aveva ammonito gli appartenenti della polizia di Stato di evitare l’utilizzo di capi non conformi in grado di pregiudicare il decoro dell’istituzione”.
Il Sap chiede quindi al capo della polizia “un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di un colore diverso (bianche, azzurre, blu o nere) e comunque coerenti con l’uniforme della polizia di Stato evitando dispositivi di altri colori o con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall’amministrazione”.