Meeting sul clima a Strasburgo
La sede del Consiglio d’Europa di Strasburgo ha ospitato il primo meeting di un gruppo di esperti sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici. L’incontro è stato organizzato dalla biological diversity unit del directorate of culture and natural heritage. Gli esperti intervenuti, di numerosi Paesi, hanno illustrato le criticità legate ai cambiamenti climatici e alla biodiversità, come lo studio sulle specie migratorie dell’African-eurasiana migratory waterbird ag…
La sede del Consiglio d’Europa di Strasburgo ha ospitato il primo meeting di un
gruppo di esperti sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici. L’incontro è
stato organizzato dalla biological diversity unit del directorate of culture
and natural heritage. Gli esperti intervenuti, di numerosi Paesi, hanno
illustrato le criticità legate ai cambiamenti climatici e alla biodiversità,
come lo studio sulle specie migratorie dell’African-eurasiana migratory
waterbird agreement, i risultati della conferenza internazionale Bird migration
& global change, presentati dallo spagnolo Miguel Ferrer. Anche il
rappresentante di birdlife international, Olly Watts, ha presentato le attività
della sua associazione relative alla tutela delle specie, habitat e
biodiversità, evidenziando l’impatto che i cambiamenti climatici hanno portato
sui diversi aspetti dell’ambiente e sottolineando l’importanza di piani di
intervento a breve e medio termine. Tutte le organizzazioni hanno dimostrato di
essere fortemente coinvolte nella valutazione dei cambiamenti climatici e delle
relative implicazioni sull’ambiente, evidenziando il loro concreto impegno che
porterà nel secondo semestre 2007 alla pubblicazione dei risultati di ulteriori
studi e analisi attualmente in corso. Brian Huntley, dell’università di Durham,
in Gran Bretagna, ha presentato un documento nel quale si evidenzia che i
cambiamenti climatici proiettati nel 21° secolo hanno un ritmo più veloce
rispetto al passato e che il riscaldamento del territorio europeo è previsto
essere mediamente più elevato della media globale. Le conclusioni dello studio
sottolineano che mantenere e aumentare la rete delle aree protette sarà
importante per ogni strategia di successo per la conservazione delle
biodiversità di fronte al cambiamento climatico.