Secondo un articolo della Associated press americana comparso su Stars and stripes, almeno la metà delle nuove reclute dell’esercito americano non ha mai maneggiato e men che meno usato un’arma nella sua vita civile.
Le ragioni sono molte, principalmente generazionali e a nostro avviso, anche, demografiche. Le nuove generazioni certamente, hanno avuto meno opportunità di contatto con le armi delle generazioni precedenti, in parte a causa delle restrizioni oggi più forti, in parte per un diverso orientamento generazionale. Nell’articolo si sottolinea (o si ironizza) sul fatto che i giovani di oggi sono certamente più versati nelle tecnologie informatico-comunicative che nell’arte del tiro…
Nell’articolo viceversa, non si evidenzia o non si tiene conto, della demografia delle nuove reclute: è molto probabile infatti che coloro che provengono dalle grandi metropoli, abbiano effettivamente meno opportunità di incontrare e usare armi, per esempio, da caccia, o che abbiano spazi aperti a disposizione per avvicinarsi al tiro in libertà.
Uno studio di un gruppo di ricerca indipendente dell’Università di Chicago, ha determinato che il possesso di armi tra i giovani negli Stati Uniti è drasticamente diminuito: tra quelli di età tra i 18 e 25 anni, questa percentuale è crollata dal 45% del 1977 al 13% del 2014.
Questo cambiamento generazionale però, ha obbligato l’Us army a cercare alcuni correttivi nell’ambito dell’addestramento alle armi. In passato i sergenti istruttori si limitavano a urlare semplici ordini e, grazie al fatto che almeno il maneggio era cosa assodata tra molte reclute, i soldati si limitavano a eseguire i tiri. Gli istruttori sono adesso più coach e tutor che “sergenti di ferro” come in passato e questo “adeguamento”, è frutto di nuovi corsi di formazione istituiti dall’U.s. army per i sergenti istruttori, in modo da affrontare meglio il cambiamento e adeguare i vecchi i moduli di istruzione al tiro.
Secondo alcuni istruttori, la totale “ignoranza” in merito alle armi di una vasta parte delle reclute, non è necessariamente un male: in passato infatti chi già sapeva sparare, faceva più fatica di altri ad adeguarsi alle corrette posizioni e tecniche di tiro, era quindi più difficile correggerne gli errori. Viceversa chi non ha mai sparato, ha più fiducia in chi gli insegna per la prima volta e con risultati, generalmente, migliori.