Disposto il non luogo a procedere per gli indagati della vicenda Zastava M76: il Gup di Brescia ha riconosciuto l’assoluta buona fede degli importatori
L’udienza preliminare presso il tribunale di Brescia per gli importatori indagati per l’ormai annosa vicenda del sequestro delle carabine Zastava M76 si è conclusa con il non luogo a procedere, avendo il giudice riconosciuto la buona fede dei professionisti coinvolti e quindi escluso la dolosità. Come noto, l’iscrizione nel registro degli indagati per i titolari delle licenze (e loro delegati) era stato determinato dopo che, a oltre 10 anni di distanza dall’inizio della commercializzazione di queste armi sul territorio nazionale (e iscrizione per ben tre volte nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo), si era riscontrato che alcune di tali armi potevano sparare a raffica in particolari circostanze. L’approfondimento su Armi e Tiro di luglio 2020!