Orso in crescita sulle Alpi
Il progetto di ripopolamento degli orsi nelle Alpi centrali si può considerare un successo: nel 1998, infatti, in Trentino erano rimasti solo tre esemplari anziani, non più in grado di riprodursi, mentre oggi sono circa una ventina. Merito del progetto “Ursus life”, promosso dal Parco dell’Adamello-Brenta in collaborazione con la provincia autonoma di Trento e l’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Dal 1999 al 2002 sono stati introdotti 10 esemplari provenie…
Il progetto di ripopolamento degli orsi nelle Alpi centrali si può considerare
un successo: nel 1998, infatti, in Trentino erano rimasti solo tre esemplari
anziani, non più in grado di riprodursi, mentre oggi sono circa una ventina.
Merito del progetto “Ursus life”, promosso dal Parco dell’Adamello-Brenta in
collaborazione con la provincia autonoma di Trento e l’Istituto nazionale per
la fauna selvatica. Dal 1999 al 2002 sono stati introdotti 10 esemplari
provenienti dalla Slovenia e, da allora, ci sono state 12 nascite. Per il 2015
si prevede la presenza di ben 50 individui sull’arco alpino. Non sono, però,
tutte rose e fiori: un orso adulto, infatti, ha necessità di incamerare
quotidianamente circa 20 mila chilocalorie (l’equivalente di 30 kg di mele) e
già si sono verificati casi di danni ad allevamenti, alveari e coltivazioni. In
particolare, un paio di animali passati dal Trentino all’Alto Adige stanno
tenendo sotto scacco il servizio di vigilanza dell’ufficio Caccia e pesca della
provincia di Bolzano, uccidendo pecore e agnelli. Il presidente della giunta
provinciale di Bolzano, Luis Durnwalder, ha chiesto al ministero dell’Ambiente
il permesso di catturare un orso particolarmente aggressivo, sollevando le
proteste degli ambientalisti.