La tensione a Chateauroux, sede delle gare delle discipline olimpiche del tiro, è palpabile. Mancano poche ore all’assegnazione della prima medaglia nel Tiro a volo. Sono 117 gli atleti che calcheranno le pedane dello Shooting Centre con l’ambizione di entrare, ma in molti casi di confermarsi, nell’olimpo delle discipline del Trap e dello Skeet. Il 54,7% del totale lo farà con un fucile Beretta.
“Il team Beretta”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso dall’azienda, “si presenta all’evento degli eventi con una enorme eredità lastricata di successi da quando, era l’edizione di Melbourne del 1956, vinse la sua prima medaglia d’oro con Galliano Rossini. Da allora, all’ultima edizione di Tokyo, sono state 57 le medaglie vinte, 21 delle quali del metallo più prezioso. Quella di Parigi è la sedicesima olimpiade a cui partecipa Beretta con i suoi fucili: una lunga storia d’amore e di sviluppo tecnologico senza pari nell’industria armiera mondiale. Per la metà di questo lungo e bellissimo viaggio a cinque cerchi c’è un uomo che ha saputo magnificare le performance dei sovrapposti made in Gardone Val Trompia e dare all’Italia una cascata di medaglie: 20 volte campione continentale, 17 volte mondiale e 4 medaglie olimpiche (tre ori e un bronzo). È questo, in estrema sintesi, il palmarès di Giovanni “Johnny” Pellielo. Il tiratore piemontese, 54 anni compiuti a gennaio, si prepara a vivere la sua ottava (!) olimpiade. Come lui solo i fratelli Raimondo e Piero D’Inzeo e Josefa Idem. “Il segreto della mia longevità? – spiega Pellielo – Non ho mai fatto della mia disciplina sportiva un lavoro, ma un amore. Non ho mai smesso di credere nella mia passione”.
Il roster dei grandi atleti mondiali che sparano con fucili Beretta è ampio e variegato: quasi tutti imbracceranno l’iconico, il più vincente, l’inossidabile Dt11, ma per questa edizione vedremo in azione anche l’ultimo nato, l’Sl2, portato in pedana da un altro iconico tiratore italiano: Mauro De Filippis. Tra i big in scena impossibile non citare Vincent Hancock, atleta statunitense dello Skeet che prova a conquistare il suo quarto titolo olimpico; il ceco Jiri Liptak che brama dalla voglia di confermarsi il migliore dopo il successo a Tokyo nel Trap; grandi speranze nel mixed team di Skeet con la coppia francese composta da Lucie Anastassiou e da Eric Delaunay. Una menzione speciale la merita Diana Bacosi: la regina italiana dello Skeet già vincitrice di un oro e un argento. Ma alle Olimpiadi di Parigi non andranno soltanto gli atleti Beretta: per questa edizione l’azienda di Gardone ha deciso di mettere in palio per i dipendenti 6 viaggi (per due persone) e altrettanti biglietti omaggio. Come? Ovviamente con una gara di tiro al piattello che si è svolta nei giorni scorsi presso un campo da tiro vicino all’azienda. Le passioni, in Beretta, si vivono e insieme. Ed è per questo che l’Azienda ha deciso di premiare in modo analogo anche 6 campi da tiro italiani e tre armerie scelti secondo criteri di performance”.