“La Polizia municipale di Pescara (nella foto) avrà le armi: prima della fine dell’estate gli agenti municipali potranno indossare le pistole per tutti i servizi di Polizia stradale, pubblica sicurezza o in tutti i compiti istituzionali che possono comportare un’esposizione al rischio. Niente armi, invece, nei servizi di vigilanza svolti, per esempio, dinanzi alle scuole o nei controlli negli esercizi commerciali, ossia nelle situazioni che non comportano pericoli per gli agenti. È questo il frutto di una giusta mediazione tra forze di maggioranza e opposizione svolta nell’esclusivo interesse della città”. Lo ha detto il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, commentando l’esito della votazione che ha visto l’approvazione della delibera di modifica del provvedimento precedente che limitava l’uso delle armi al solo servizio notturno e pronto intervento.
“La storia dell’armamento della Polizia municipale ormai si trascina da anni e se lo stesso centro-sinistra, durante i propri anni di governo, ha avviato la realizzazione dell’armeria evidentemente credeva dogmaticamente nel fatto che la Polizia municipale dovesse essere tutelata e armata, come del resto accade a Milano o a L’Aquila, o nella stessa Montesilvano o a Giulianova. Ce lo ha chiesto a più riprese lo stesso Prefetto, rappresentante del Governo, e ormai la sicurezza è un elemento irrinunciabile; anche se l’armamento determinerà un dispendio economico, vuol dire che rinunceremo a qualcos’altro, ma la delibera odierna non è un orpello”. Il sindaco Albore Mascia, ribadendo la necessità di garantire “servizi armati anche in alcuni servizi diurni indispensabili alla città, come ha suggerito il Comandante”, ha rivolto un appello alle forze politiche d’opposizione a lavorare insieme per il governo della città.
Nell’emendamento si è puntualizzato che “i servizi armati sono indicativamente quelli indicati dall’articolo 20 c.2 del D.M.145/1987 e precisamente: i servizi esterni di vigilanza così individuati: servizi di Polizia stradale, servizi ausiliari di pubblica sicurezza, servizi di sicurezza urbana, servizi di polizia amministrativa e giudiziaria riferiti agli specifici compiti di natura istituzionali che possono comportare eventuale esposizione al rischio, fatti salvi i servizi di pronta urgenza e necessità; il servizio di vigilanza e protezione dell’armeria del Corpo; i servizi notturni e di pronto intervento”.
“Tale emendamento”, ha commentato il consigliere Del Vecchio, “ci ha consentito di superare le contrapposizioni nell’interesse della città e, senza militarizzare il territorio, comunque abbiamo comunque dato modo al comandante Maggitti di disporre di tutti gli strumenti per operare, disciplinando in modo chiaro i servizi in cui potranno essere usate le armi, come nei posti di blocco, ed escludendo invece il loro utilizzo in servizi di routine, come nei controlli nei negozi”.
Un attento lavoro di mediazione ci ha permesso di trovare l’opportuna convergenza con le forze d’opposizione, per dotare la città di un servizio ormai improcrastinabile, dimostrando la nostra voglia di lavorare – ha ribadito il sindaco Albore Mascia -. A questo punto potremo procedere a passi veloci e già entro fine giugno i nostri agenti di Polizia municipale potranno lavorare indossando le pistole”.