L'intervento del generale Leso in Commissione parlamentare al Senato ha determinato una richiesta di valutare le sue dichiarazioni anche in Commissione bilancio: finalmente si parlerà di quanto costano le paranoie anti-armi alla collettività!
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato ufficiale di Difesa Italia, nel quale si commenta l'audizione di ieri in Senato alla quale hanno partecipato il presidente di Assoarmieri Antonio Bana e il generale a riposo Leonardo Leso, in merito al recepimento della direttiva 2017/853: la senatrice Bonfrisco ha chiesto e ottenuto di valutare anche in commissione bilancio i costi degli aggravi burocratici sottesi alle restrizioni previste nello schema di recepimento!
"Difesa Italia è intervenuta nell’ambito l'audizione presso l'Ufficio di Presidenza della Commissione affari costituzionali, nell'ambito dell'esame consultivo per il parere al Governo sull'atto del Governo n. 23 ‘Controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi’.
In nostra rappresentanza con piena delega è intervenuto l’Avv. Antonio Bana Presidente di AssoArmieri e quale nostro consulente esperto in materia di prevenzione e repressione del terrorismo e criminalità organizzata il Generale di Corpo d'armata dei carabinieri Leonardo Leso.
Nell’ audizione sono stati portati all’attenzione della Commissione i gravissimi problemi sottesi al recepimento della Direttiva 2017/853 così come proposto dalla schema di decreto legislativo di recepimento del Governo Gentiloni.
L’Avv. A. Bana ha ben illustrato le numerose violazioni di importanti principi di diritto comunitario che la stessa Direttiva reca con sé sin dalla sua genesi.
Il Gen. L. Leso, che nel suo eccezionale curriculum, tra i tantissimi titoli di merito, vanta anche il comando dei Gis (Gruppo Intervento Speciale dei CC), la più alta decorazione militare nazionale, la Legione al Merito del Congresso degli Stati Uniti e due Croci d'Oro al Merito dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri, ha portato all’attenzione della Commissione l’evidenza della sostanziale inefficacia delle Direttiva Armi EU ed ancor più del Decreto Legislativo proposto dal Governo Gentiloni-PD per il suo recepimento rispetto al dichiarato obiettivo di contrasto del terrorismo e della prevenzione dell’uso illegale delle armi.
Il Gen. L. Leso in particolare ha evidenziato come molte delle previsioni proposte dal Pd non solo non introducono alcun beneficio concreto nella gestione della sicurezza sociale, ma invece vanno a colpire e danneggiare i cittadini legali detentori e sottraggono energie e risorse alle Forze dell’Ordine per l’esecuzione di inutili adempimenti burocratici.
Un esempio per tutti: il solo recepimento del risibile obbligo di autocertificare l’informazione resa ai conviventi della volontà di acquistare un’arma richiederebbe per la sua gestione un impegno di almeno 250.000 giornate/uomo agli ufficiali di P.S. e C.C. preposti, che verrebbero così distratti dal fondamentale e prioritario impegno di presidio del territorio e protezione dei cittadini!
il Gen. Leso ha inoltre ricordato ai partecipanti come nella sua esperienza operativa non abbia mai riscontrato l’utilizzo di armi legali da parte di terroristi e criminali, ricordando, invece, i milioni di fucili di assalto illegali disponibili per tali soggetti al costo di circa 18 dollari in diversi paesi dei Balcani.
Ancora una volta siamo costretti a rilevare come nella prospettiva del Partito Democratico la concreta protezione dei cittadini e la loro sicurezza siano sempre subordinabili e sacrificabili all’introduzione di provvedimenti inutili, inefficaci e mortificanti per milioni di onesti cittadini ed elettori.
Interventi risibili, permeati di pregiudizi ideologici e completamente distaccati dall’indispensabile conoscenza dei fenomeni che si vorrebbe regolamentare, affrontati invece anche in questo caso con la consueta supponenza e disinformata approssimazione.
In audizione la Senatrice Cinzia Bonfrisco della Lega, preso riscontro delle sconvolgenti valutazioni del Gen. Leso, ha immediatamente sollevato il problema della copertura finanziaria necessaria a sostenere l’eventuale adozione delle previsioni così aspramente criticate dagli esperti convocati, chiedendo ed ottenendo dal Presidente Sen. Stefano Borghesi che le stesse fossero inviate all’esame dalla Commissione Bilancio, dove – ci auguriamo – verranno opportunamente valutate nel loro reale rapporto costo/beneficio per lo Stato e per i cittadini.
Ancora una volta Difesa Italia esprime alla Lega, ai suoi Parlamentari, alla senatrice C. Bonfrisco e al Presidente Sen. S. Borghesi tutto il suo apprezzamento ed i più sinceri ringraziamenti per il pregevole e fondamentale lavoro svolto a tutela sia dei diritti e dei legittimi interessi dei legali detentori di armi civili/sportive e soprattutto a garanzia della VERA SICUREZZA dei cittadini italiani!".