Anche Ruger ci si è buttata. Parliamo del mercato degli Ar 15, che negli ultimi cinque-sei anni ha conquistato anche quei produttori tradizionali di armi che, in precedenza, nulla avevano avuto a che fare con il leggendario progetto di Stoner (vedi Smith & Wesson, Para Usa eccetera). Ruger ha optato per la versione più moderna della carabina "alla Stoner", scegliendo il sistema di funzionamento a recupero di gas con pistone a corsa corta. Bisogna anche dire che il sistema scelto da Ruger è, tra i tanti oggi esistenti, uno dei più dolci e adatti alla meccanica originale Ar 15 che, invece, non sempre digerisce perfettamente una qualsiasi deroga dal classico sistema a presa di gas diretta fatto proprio (non inventato, sia chiaro) da Stoner.
Il modello "E" è il più economico della serie, ma nonostante ciò vanta una costruzione curata: upper e lower sono forgiati in lega leggera di alluminio e sono relativamente ortodossi, con impugnatura a pistola con appoggio per il dito medio, calcio collassabile e regolabile multiposizione, coperchio per la finestra di espulsione con apertura a scatto, comando per la chiusura assistita dell'otturatore (forward assist) e deflettore per i bossoli. La canna è rotomartellata e ha passo di 9 pollici, non ha anima cromata ed è completato con un rompifiamma a tulipano mutuato da alcune versioni del Mini 14 e della carabina 10/22 della stessa azienda.
Il cuore del sistema è, però, rappresentato senz’altro dal sistema di presa gas, del tutto originale e innovativo. Il gas viene spillato dal solito foro sulla canna e convogliato attraverso una valvola regolabile a quattro posizioni. La valvola ha ugelli di diametro crescente e l’estremità frontale è zigrinata e forata (per usare una cartuccia o una chiave Allen come utensile in caso di sporco intenso) per consentire la rotazione manuale. Quando la valvola è in posizione “0”, la presa di gas è cieca e l’arma funziona a ripetizione manuale; in posizione “1”, “2” e “3”, la valvola si apre su ugelli via via più grandi, aumentando progressivamente l’afflusso di gas al pistone e consentendo, così, di tarare il ciclo di sparo in funzione della cartuccia utilizzata.
La regolazione della presa gas è intuitiva: si comincia con la posizione “2” e si spara qualche colpo, se l’alimentazione è fiacca e l’espulsione dei bossoli avviene marcatamente all’indietro, si passa al livello “3”; se il funzionamento è brusco e si riscontra un’espulsione in avanti, invece, si passa al livello “1”. Semplice, no? Lo scopo di tutto ciò è garantire la perfetta fluidità di funzionamento, senza eccessivo stress per le parti e senza sollecitare oltre il necessario il tiratore, assicurando così la massima controllabilità.
Tutte le componenti chiave del sistema (interno della presa di gas, pistone, portaotturatore e otturatore) sono cromate. Inoltre, la parte posteriore del portaotturatore è leggermente sovradimensionata e arrotondata, allo scopo di minimizzare l’usura derivante dallo scorrimento nella sede del lower che sfocia nella sede del mollone di recupero. Questo perché nei sistemi a pistone, la spinta retrograda data al portaotturatore ha anche una componente che si trasmette verso il basso, che può far insorgere un’usura precoce nella zona posteriore del lower all’imbocco del buffer tube. Con il portaotturatore Ruger, questo aspetto è appositamente controbilanciato e minimizzato dal profilo arrotondato del portaotturatore, a vantaggio della miglior durata.
Il resto della prova, con molte più foto, lo potete leggere su Armi e Tiro di febbraio 2014.
Scheda tecnica
Produttore: Ruger, www.ruger.com
Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it
Modello: 556E
Funzionamento: recupero di gas con pistone a corsa corta e valvola regolabile, otturatore a testina rotante
Lunghezza di canna: 16,12 pollici
Lunghezza totale: da 832 a 914 mm
Prezzo: 1.482 euro, Iva inclusa