La Sturm Ruger statunitense, nota per la propria produzione di pistole e carabine, ha deciso di compiere una profonda revisione dei costi, al fine di razionalizzare le risorse. Il recupero finanziario previsto è di ben 7 milioni di dollari, attraverso la liquidazione di materiali e semilavorati obsoleti, vendita di immobili non utilizzati per la produzione e prepensionamento di circa 150 dipendenti anziani. Tom Sullivan, vicepresidente dello stabilimento Ruger di Newp…
La Sturm Ruger statunitense, nota per la propria produzione di pistole e
carabine, ha deciso di compiere una profonda revisione dei costi, al fine di
razionalizzare le risorse. Il recupero finanziario previsto è di ben 7 milioni
di dollari, attraverso la liquidazione di materiali e semilavorati obsoleti,
vendita di immobili non utilizzati per la produzione e prepensionamento di
circa 150 dipendenti anziani. Tom Sullivan, vicepresidente dello stabilimento
Ruger di Newport, ha dichiarato che queste misure servono per tagliare i costi,
allo scopo di compensare una riduzione delle vendite della compagnia e
dell’intero comparto armiero statunitense. Secondo Sullivan, infatti, rispetto
ai primi anni Novanta le vendite annuali sono praticamente dimezzate.