Due poliziotti uccisi a Trieste da un soggetto con problemi mentali che è riuscito a sottrarre loro le armi: il Sindacato autonomo di polizia punta il dito sulle nuove fondine
La città di Trieste e l’Italia intera è sotto shock per quanto accaduto ieri: Alejandro Augusto Stephan Meran, un giovane con problemi psichici, mentre veniva accompagnato in questura per accertamenti in seguito al furto di uno scooter, ha sottratto l’arma a uno dei due agenti presenti, sparando quindi a entrambi e uccidendoli. Ha quindi ingaggiato, con entrambe le pistole degli agenti uccisi, un conflitto a fuoco con altri agenti intervenuti, che sono riusciti a ferirlo e catturarlo. A terra, feriti mortalmente, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego.
Il Sindacato autonomo di polizia (Sap), per bocca del segretario Stefano Paoloni, sulla vicenda ha avanzato una precisa accusa nei confronti delle fondine in dotazione: secondo Paoloni, infatti, al primo agente sarebbe stato possibile (e agevole) rubare l’arma perché aveva avuto problemi con la fondina rotante di nuova dotazione, quindi gliene era stata data provvisoriamente un’altra di vecchio tipo, senza capacità di ritenzione dell’arma. La seconda pistola sarebbe invece stata sottratta al collega ormai a terra, colpito in fin di vita, strappando l’intera fondina dal supporto, che (sempre secondo quanto riferisce Paoloni) avrebbe ceduto rompendosi.
Il Sap lamenta di aver denunciato da circa un anno le criticità occorse con le nuove fondine in distribuzione e, in effetti, sul sito dell’associazione sono presenti riscontri risalenti al marzo scorso.