Sulla base di specifici piani di prelievo, anche con visori notturni. L’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Rolfi: «Quest’anno abbattuti 9.200 cinghiali contro circa 7.300. Gli agricoltori stanno subendo danni enormi»
In Lombardia sarà concessa la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l’anno anche con visore notturno e sarà diversificato il periodo relativo alla caccia di selezione per altri ungulati. È la sintesi della proposta approvata in VIII Commissione consiliare lo scorso 30 maggio. Si tratta ora di attendere l’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale.
«Questo è un passaggio fondamentale per il contenimento della fauna selvatica in Lombardia, che anche a causa della quarantena è proliferata in maniera incontrollata in questi mesi. Vogliamo essere vicini ai nostri agricoltori che stanno subendo danni enormi a causa di questo problema», ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della regione Lombardia.
L’utilizzo del visore notturno risponde a esigenze di sicurezza, dal momento che il prelievo della specie cinghiale è stato autorizzato anche prima dell’alba e dopo il tramonto. La caccia di selezione ai cinghiali si svolgerà tutto l’anno sulla base di specifici piani di prelievo, strutturati per sesso e classi di età, previa acquisizione del parere dell’Ispra e limitatamente ai comprensori alpini e agli ambiti territoriali di caccia, secondo specifiche disposizioni attuative adottate dalla regione o dalla provincia di Sondrio per il relativo territorio. Per la caccia al capriolo, saranno differenziati i periodi fra la caccia di selezione in zona Alpi e al di fuori di tale zona.
I periodi di caccia di selezione saranno pertanto i seguenti: camoscio, cervo e muflone: dal 1° agosto al 31 dicembre; capriolo: dal 1° giugno sino alla seconda domenica di dicembre in zona Alpi; dal 1° giugno al 30 settembre e dal 1° gennaio al 15 marzo al di fuori della zona Alpi.
«Nella stagione venatoria 2019/2020 in Lombardia sono stati abbattuti 9.200 cinghiali, ben 1.827 in più rispetto alla stagione precedente. Un aumento significativo soprattutto della caccia di selezione che è passata da 2.324 capi a 3.118. C’è bisogno di un intervento deciso perché i cinghiali stanno distruggendo le coltivazioni e creando pericoli per la sicurezza dell’uomo. La caccia di selezione ripartirà a giugno mentre l’attività di contenimento è attiva, di competenza delle Province alle quali anche recentemente abbiamo sollecitato un’azione più incisiva», ha concluso Rolfi.
Di seguito il totale degli abbattimenti cinghiali per singola provincia (controllo+caccia di selezione+caccia collettiva) nella stagione venatoria 2019/2020. Bergamo 1.181 (l’anno precedente erano 941); Brescia 1.241 (l’anno precedente erano 614); Como 2.189 (l’anno precedente erano 1916); Cremona 119 (l’anno precedente erano 152); Lecco 306 (l’anno precedente erano 260); Lodi 4 (l’anno precedente erano 6); Milano 12 (l’anno precedente erano 8); Pavia 2332 (l’anno precedente erano 1.973); Sondrio 362 (l’anno precedente erano 279); Varese 1.452 (l’anno precedente erano 1.222).
Il totale degli abbattimenti di cinghiali in Lombardia è 9.198 (l’anno precedente erano 7.371).