Sono stati 350 gli espositori del salone di Umbriafiere e sabato c’è stato un aumento del 30% dei visitatori. Le associazione venatorie italiane hanno firmato il Memorandum sull’ambiente
Si chiude con successo la nona edizione di Caccia Village, il Salone dedicato a caccia, pesca e tiro a volo più importante del Centro Italia. Per tre giorni il polo di Umbriafiere è stato letteralmente preso d’assalto da visitatori provenienti da tutta Italia, molti dei quali arrivati in pullman per curiosare tra gli stand dei 350 espositori e partecipare alla ricca sezione culturale dell’evento. Entusiasta Andrea Castellani, organizzatore della manifestazione e amministratore di AC Company: «Quest’anno abbiamo fatto un salto di qualità, sia dal punto di vista commerciale, per le aziende presenti, che di pubblico. Venerdì c’è stato un incremento di presenze importante e soltanto sabato abbiamo registrato un più 30%, con visitatori arrivati non solo da Centro e Sud Italia, ma anche dal Nord. Questa per noi è una novità ed è motivo di grande soddisfazione». Anche nella terza e ultima data della Fiera, che ha visto girare tra i padiglioni non solo gli appassionati del settore ma anche tante famiglie con bambini, si sono susseguite numerose attività: convegni, incontri tematici, pronto soccorso veterinario, festa del segugio e gli spettacoli alle linee di tiro con le performance di Raniero Testa (campione del mondo e recordman di Tiro acrobatico, testimonial Winchester) e Davide De Carolis (testimonial Benelli).
Tra i momenti più attesi e significativi della giornata, la firma del Memorandum sull’ambiente da parte dei vertici delle Associazioni venatorie italiane – Gianluca Dall’Olio (Federazione italiana della caccia), Paolo Sparvoli (Associazione nazionale Libera caccia), Lamberto Cardia (Enalcaccia), Piergiorgio Fassini (Arcicaccia), Gianni Corsetti (Italcaccia), Marco Castellani (Associazione dei Migratoristi italiani), Maria Cristina Caretta (Confederazione associazioni venatorie italiane), Ezio Conti (Unione regionale cacciatori dell’Appennino) –, del presidente della Wilderness Italia, Franco Zunino, e dell’organizzatore di Caccia Village, Andrea Castellani. Il patto impegna le parti a mettere in atto iniziative a tutela dell’ambiente e del territorio, con i cacciatori (già adesso organizzati in squadre o gruppi) che potranno offrire un valido aiuto nella scoperta e segnalazione di situazioni di degrado ambientale e nella rimozione dei rifiuti, in sinergia con le autorità competenti. Caccia Village, da parte sua, premierà i cacciatori che si saranno particolarmente distinti nella salvaguardia dell’ambiente. Franco Zunino, presidente della Wilderness, ha aderito con convinzione al protocollo: «Questa unione del mondo della caccia ci colpisce positivamente; i cacciatori possono essere molto utili nella salvaguardia del territorio. La Wilderness ha realizzato in Italia ben 72 aree protette, tutelate dal punto di vista dell’ambiente ma al tempo stesso aperte all’attività venatoria».
L’edizione 2019 di Caccia Village sarà inoltre ricordata per l’attenzione riservata alla sicurezza e alla formazione. Per questo motivo è stato inserito nel programma l’innovativo corso sulla Sicurezza nella caccia al cinghiale in braccata, al quale hanno partecipato in media 130 persone al giorno.
«Per questa nona edizione – conclude Andrea Castellani – ci eravamo posti due obiettivi: parlare di sicurezza e ambiente. Nel primo caso lo abbiamo fatto con il corso sulla sicurezza nella caccia al cinghiale in braccata, che in tre giorni ha raccolto quasi 400 iscritti. Quanto all’ambiente, abbiamo firmato un memorandum con i vertici delle associazioni venatorie italiane, impegnandoci a premiare, già dalla prossima edizione, almeno tre gruppi di cacciatori che si saranno distinti in difesa dell’ambiente».