Dopo il discorso del premier Conte, la tanto auspicata “fase 2” sembra molto simile alla fase 1. In particolare, per gli sport del tiro e per le armerie…
Chi si illudeva che dal 4 maggio sarebbe stato possibile tornare al poligono e a visitare la propria armeria di fiducia, dovrà purtroppo ricredersi e attendere ancora, “armato”, questo sì, di santa pazienza. Sia dal discorso che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha pronunciato ieri sera in diretta televisiva, sia dalla lettura del testo del Dpcm redatto il 26 aprile, risulta infatti che la cosiddetta “fase 2” sarà molto, molto simile alla Fase 1, almeno per quanto riguarda l’attività sportiva con le armi e l’accesso alle armerie.
Per quanto riguarda in particolare gli sport del tiro (e gli sport in generale, se è per quello), il Dpcm del 26 aprile prevede che “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali -, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il dipartimento della protezione civile, apposite linee guida, a cura dell’ufficio per lo sport della presidenza del consiglio dei ministri, su proposta del Coni ovvero del Cip, sentita la federazione medico sportiva italiana, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva”. Per chi non rientra nelle “linee guida” appena evidenziate (cioè la stragrande maggioranza dei praticanti), la data in cui si potrebbero auspicare le riprese dell’attività sarà, allo stato attuale delle conoscenze, il 18 maggio.
Le armerie seguono gli altri negozi di vendita al dettaglio e, di conseguenza, anche per loro si profila una possibile apertura solo dal 18 maggio in avanti. Fino ad allora, il Dpcm del 26 aprile prevede che “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività”.