L’idea è venuta al cosiddetto “collettivo” Defense distributed: visto che le moderne stampanti in 3D consentono di ottenere prototipi complessi realizzati in polimero, perché non studiare un progetto per una pistola funzionante, ottenibile con tali stampanti comodamente a casa? È il cosiddetto progetto “Wiki weapon”. Malgrado gli evidenti ostacoli pratici (le stampanti in 3D possono al momento realizzare prototipi esclusivamente polimerici), il “collettivo” ha già realizzato tre progetti. Ovviamente, al di là della curiosità a livello tecnico-scientifico, restano i dubbi legati alla messa a disposizione di una collettività indeterminata (e non sempre disposta al rispetto della legalità) di un vero e proprio “kit” per creare un’arma a domicilio. Il dubbio deve essere venuto anche a una delle società produttrici di queste stampanti, la Stratasys, che dopo aver concesso in uso al “collettivo” uno dei propri prodotti, se lo è velocemente ripreso….
Stampare in casa le armi in 3D?
L’idea è venuta al cosiddetto “collettivo” Defense distributed: visto che le moderne stampanti in 3D consentono di ottenere prototipi complessi realizzati in polimero, perché non studiare un progetto per una pistola funzionante, ottenibile con tali stampanti comodamente a casa?