Svi Infinity 1911 Target e Concealed calibro .45 acp

Vai alla galleria delle fotoLa mente fervida di Sandy Strayer, ingegnere aerospaziale ora 48enne, ha reso possibile lo sviluppo di una piccola impresa che è diventata uno dei fulcri di maggior interesse del tiro mondiale. La Strayer Voigt, meglio nota come Svi o, più semplicemente, Infinity, ha sede in Texas, a Grand Prairie, una cittadina a Sud di Dallas. Strayer proviene dalla Sti ma, secondo indiscrezioni, si è separato da Virgil Tripp per diverge… [

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] La mente fervida di Sandy Strayer, ingegnere aerospaziale ora 48enne, ha reso possibile lo sviluppo di una piccola impresa che è diventata uno dei fulcri di maggior interesse del tiro mondiale. La Strayer Voigt, meglio nota come Svi o, più semplicemente, Infinity, ha sede in Texas, a Grand Prairie, una cittadina a Sud di Dallas. Strayer proviene dalla Sti ma, secondo indiscrezioni, si è separato da Virgil Tripp per divergenze commerciali e ora producono entrambi armi di elevata fattura, a meno di 200 miglia di distanza l’uno dall’altro. Se da un lato la Svi non riesce a produrre le quantità della “vicina di casa”, l’ azienda di Sandy Strayer ha esasperato la ricerca dei particolari, brevettando diversi sistemi legati alla produzione dei componenti. Sembra, comunque, che Strayer sia sul punto di far compiere un notevole salto di qualità alla sua azienda, grazie alla costruzione di un nuovo e più attrezzato stabilimento, per soddisfare la grande richiesta di prodotti Svi. Lo stesso importatore italiano, l’armeria Fracassi di Pavia, lamenta l’impossibilità di soddisfare la propria clientela perché le pistole arrivano nel nostro Paese con il contagocce. Strayer, in sostanza, si comporta come un customizzatore, curando personalmente ogni esemplare. L’azienda americana, inoltre, certifica tutti i materiali che utilizza. Questo giustifica in parte anche i prezzi piuttosto elevati delle armi. Proprio nei primi giorni del 2004, sono arrivati in Italia alcuni nuovi modelli prodotti dalla Svi: noi abbiamo deciso di provare la nuova Infinity 1911 Target in .45 Acp e di paragonarla, sulla linea di tiro, con la “sorella minore” 1911 Concealed, fedelissimo clone della mitica Colt Government. La destinazione della semiautomatica Target è subito evidente: i sei pollici di canna tradiscono l’impiego sportivo di questo modello che sta riscuotendo un successo notevole in Germania, nelle gare di tiro mirato con grossi calibri. Dal punto di vista estetico, è senza dubbio meno elegante delle sorelle più corte, ma la precisione dimostrata è veramente notevole. La precisione non è soltanto dovuta a una serie di caratteristiche che vedremo nel dettaglio, ma è aumentata anche grazie alla maggior distanza che c’è tra i congegni di mira. In questo modello, il mirino si trova a oltre 20 centimetri dalla foglia della tacca di mira e ogni piccolo movimento in fase di puntamento è amplificato. La tacca di mira della Bo-Mar è regolabile in tutti i sensi ed è completamente nera, colore ormai riconosciuto come il migliore per il tiro mirato. Nelle prove a fuoco abbiamo riscontrato una quasi perfetta taratura (il centro di rosata a 30 millimetri dal punto mirato), ma non siamo riusciti a svitare la vite dell’alzo, perché, probabilmente, bloccata con un po’ di frena filetti. Per non forzare il taglio della vite, in questi casi, conviene scaldare la parte incollata prima di procedere. Anche il mirino è completamente nero ed è incastrato a coda di rondine nell’intaglio del carrello. Se si spara a una mano (le distanze dall’occhio aumentano notevolmente rispetto a una posizione Weaver o “isoscele”), questo diventa una precisa lama di rasoio, con uno spazio di luce laterale che consente di correggere errori non percettibili con altre lunghezze di canna e di carrello. Il carrello del modello Target presenta una delle tante opzioni di lavorazione: la Three sided, cioè a tre sfaccettature superiori. In altri modelli, questo tipo di lavorazione può arrivare fino a sette facce. La parte superiore del carrello presenta un fine zigrino antiriflesso a 40 lpi (linee per pollice), mentre gli intagli laterali sono a 20 lpi. Questi sono leggermente inclinati e nella parte posteriore sono interrotti da quella che viene definita la più aggressiva forma di grip per la presa del carrello, la Sawtooth, vale a dire una parte liscia con finitura opaca, preceduta da una dozzina di intagli. Il carrello è interamente in acciaio 4140 con una durezza di 40-42 Rockwell. È brunito, lucidato e presenta su entrambi i lati la scritta Infinity. La parte anteriore è ampiamente smussata nel tentativo di conferire una linea più aggraziata al lunghissimo carrello. La finestra di espulsione è tradizionale e sufficientemente ampia da far uscire i larghi bossoli del .45 Acp. La faccia dell’otturatore, in acciaio 4340, può essere sostituita, in quanto intercambiabile. L’estrattore è interno ed è tenuto dalla classica piastrina posteriore che blocca anche il percussore, mentre è assente la sicura al percussore, caratteristica di tutta la produzione Infinity. La canna Schümann, che riporta la scritta Infinity .45 Acp, è conica e le sue rigature sono sei con andamento destrorso, configurazione ormai collaudata da un secolo nel .45 Acp. La meccanica è rappresentata dal classico sistema Colt- Browning a corto rinculo con risalti superiori della canna e i recessi sul carrello che interagiscono tra loro, garantendo la chiusura. Nella parte inferiore della canna, c’è la bielletta che ruota attorno all’asta dell’ hold open e che ha lo scopo di fare abbassare la canna e consentire l’apertura del carrello. La canna è imponente e pesa 155 grammi, non presenta il bushing, in quanto l’accoppiamento con il carrello è affidato proprio alla conicità presente verso il vivo di volata. Il plug è in acciaio e ospita la potente molla di recupero del carrello, che scorre sull’asta guida molla, pure questa in acciaio. Un particolare interessante è la presenza sulla testa dell’asta di una fresatura verticale, ricavata affinché la porzione di testa che si appoggia allo zoccolo della canna non interferisca con la bielletta. Per lo smontaggio, si deve procedere comprimendo la molla e infilando una porzione di chiave Allen (nella dotazione di serie) nel foro applicato all’asta guida molla. In questo modo, si tiene in compressione la molla che può essere svincolata dopo aver sfilato l’hold open e separato il carrello dal fusto. La canna è poi libera di uscire dalla parte anteriore. Nel fusto si notano subito le guide allungate di un pollice per migliorare la precisione e allungare la vita della pistola, caratteristica presente soltanto in telai da sei pollici. Il ponticello è arrotondato e protegge il grilletto tipico della lavorazione Infinity, l’ intercambiabile trigger system. Questo sistema consiste in una barra di trasferimento dello scatto, che può alloggiare nove diverse tipologie di grilletto, facilmente sostituibili e tutti dotati di grano per la regolazione del retroscatto. Il grilletto montato nella Target è leggermente curvo e una volta azionato ci ha trasmesso la sensazione di essere uno dei migliori scatti mai sentiti su una pistola di serie. Questo è senza dubbio merito dell’ innovativo sistema di scatto, il Tri- Glide, che con le tre sferette d’acciaio applicate sui tre punti di contatto dello scatto (barra del grilletto, disconnettore e molla del controcane), riducono al minimo l’attrito. La molla a tre lamine inserita nella parte posteriore dell’impugnatura è in titanio, elemento molto resistente e leggero che contribuisce in parte alla dolcezza dello scatto. Cane e controcane sono lavorati in Edm (Electrical discharge machined) per rendere più precise le superfici di contatto. Il cane è forato, con la cresta zigrinata per facilitare l’armamento manuale e il suo peso è ridotto al minimo per azzerare il tempo di caduta. Acciaio e titanio sono sfruttati a dovere in ogni singolo pezzo dell’arma a seconda della funzione. L’ estrattore è interno ed è ricavato da una barra di lega, che subisce un trattamento di indurimento. L’espulsore e l’hold open, invece, sono in acciaio. Lo sgancio del caricatore è liscio, tondo e lucidato. Vista sul lato sinistro, grilletto e sgancio rappresentano gli unici punti di color chiaro della pistola. Le guancette sono di legno rosso scuro finemente zigrinate e tenute da due viti Allen di color nero, il caricatore monofilare è in acciaio inox, dotato di piccolo pad nero di plastica tenuto da due viti e può contenere otto cartucce. L’arma, però, è catalogata per 10 colpi (più l’eventuale undicesimo direttamente in camera di scoppio), in vista della possibilità di inserire caricatori maggiorati. La 1911 Target è dotata di sicura ambidestra e presenta in entrambi i lati lo zigrino superiore per non sbagliare l’inserimento, anche se l’ingresso e l’uscita dalla posizione di sicura sono sottolineati da un click che non lascia ombra di dubbio, con tolleranze nulle in entrambe le direzioni. Come la sicura, tutte le parti sono assemblate senza il minimo gioco e il carrello scorre sulle guide, tanto da lasciare, a prima vista, il dubbio di un corretto ciclo di funzionamento. Alimentazione, espulsione e carrello in apertura a fine cartucce, invece, sono la prova di un’affidabilità immediata out of the box. La parte anteriore dell’impugnatura presenta uno zigrino molto fine con cuspidi vive che non danno possibilità all’arma di modificare la presa, l’impugnatura antiscivolo, lo scatto praticamente perfetto, le mire regolabili e la canna Schümann non lasciano scuse al tiratore che sbaglia il bersaglio. La sicura dorsale, come da tradizione nei cloni Colt, è maggiorata. Ormai è consolidato il fatto che questa soluzione facilita la presa ed elimina le pizzicate della pelle della mano con la cresta del cane. È dotata di tre risalti orizzontali e tre intagli sottili che li separano, il dorsalino zigrinato è d’acciaio. La pistola scarica con caricatore inserito ha un peso notevole e supera i 1.200 grammi. Impensabile un porto, sia per le dimensioni sia per il peso, la Target fornisce, però, sensazioni allo sparo uniche. Se da un punto di vista estetico, la lunghezza di canna rende “stirata” la vista del classico 1911, il calibro .45 Acp, al contrario, sembra esaltare tutte le sue caratteristiche di morbidezza, amplificando il fascino di questa cartuccia immortale. Nella nostra prova al poligono, i test effettuati con le munizioni commerciali hanno fornito risultati veramente sorprendenti. Abbiamo sparato con tre munizioni “di serie” e una ricaricata. La rosata più stretta è stata ottenuta proprio con quest’ultima, con cinque colpi piazzati in una circonferenza inferiore al pollice. Le cartucce sono state assemblate con bossolo Gmb, innesco Cci large pistol, palla Action bullet Lrn di 230 grani e 4,3 grani di polvere Vithavuori N320, ottenendo una velocità media di 754 ft/sec (230 m/sec) e un power factor di 173,5. Anche le commerciali hanno regalato ottime soddisfazioni, in particolare con le American eagle di 230 grs Fmj, che hanno consentito rosate analoghe alle ricaricate. Leggermente più larghe, invece, le rosate ottenute con le Lawman della Speer. La 1911 Target è “servita” in una valigetta in plastica nera imbottita, con il manuale, le istruzioni in italiano per il montaggio della sicura ambidestra, tre chiavi Allen (retroscatto, sicura manuale e smontaggio asta guida molla) e un solo caricatore. Questo è, forse, l’unico limite per un’arma che al pubblico è venduta al prezzo di 2.417 euro. La pistola è disponibile anche nei calibri .40 S.&W. e 9×21 e in tutte le camerature ha ottenuto la catalogazione di “arma sportiva”. Per rendere ancora più interessante la prova a fuoco, abbiamo pensato di metterla a confronto con un’altra nuova creatura della Svi, la 1911 Concealed sempre in .45 Acp, ma con canna più corta e organi di mira standard. Nel corso del test, si sono evidenziati particolari degni di attenzione. Il pollice in più di canna della Target sembra togliere alle cartucce una decina di kgm di energia e la risposta in mano è veramente piacevole. La soddisfazione poi aumenta quando si verifica il punteggio sul bersaglio: le rosate più larghe non superano i 50 millimetri di diametro e la tentazione è quella di continuare a sparare per stringere di più le rosate. È senza dubbio l’arma ideale per chi vuole conseguire la massima precisione. Una delle convinzioni comuni a alcuni tiratori è che maggiore è la lunghezza di canna, maggiore sarà la velocità del proiettile. In realtà, questa teoria è vera soltanto in parte e le prove al cronografo hanno dimostrato che non è sempre così. A parità di carica e palla, le cartucce che utilizzano polveri vivaci (per esempio la Vihtavuori N320) rendono meglio, in termini di velocità e, quindi, di energia, su canne medie, cioè di lunghezza tra i 4 e i 5 pollici. La resistenza della palla al passaggio su canne più lunghe fa diminuire le prestazioni. La tabella balistica mostra questo aspetto e nel caso delle cartucce ricaricate si ha una perdita di un paio di chilogrammetri di energia. Lo stesso principio si applica sulle munizioni commerciali, che, almeno in parte, ci hanno fatto capire il tipo di propellente utilizzato dall’aziende produttrici. Anche con le Lawman della Speer, abbiamo verificato un leggerissimo calo di velocità, mentre con le Fiocchi e le American eagle la velocità è cresciuta con l’aumentare della lunghezza della canna, sintomo di un utilizzo di polveri più lente. Ne consegue che se si vogliono sfruttare al massimo i sei pollici (152 mm) di canna, si deve salire leggermente nella burning rate chart, vale a dire nella tabella che raggruppa le polveri per progressività. [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di marzo 2004. [

] Produttore: Svi, Infinity firearms, 3435 Toy Orr Boulevard–Suite 200, Grand Prairie, Tx (75050), tel. 00.19.72..51.31.911; fax 00.19.72.51.30.575, www.sviguns.com Importatore: armeria Fracassi, strada Nuova 112, 27100 Pavia, tel. 03.82.22.364, fax 03.82.29.622, www.armeriafracassi.it, fracassi.arm@iol.it Modello: 1911 Target Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .45 acp Impiego specifico: tiro di precisione Numero colpi: 10+1 Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore inerziale Sicura: manuale ambidestra sul fusto, automatica all’impugnatura in posizione dorsale Canna: 6 pollici (152 mm) Mire: tacca di mira Bo-Mar regolabile in altezza e in derivazione; mirino inserito in incastro a coda Materiali: carrello e fusto in acciaio, particolari in lega e titanio Finiture: brunitura lucida su carrello e fusto Peso arma: 1.220 grammi con caricatore inserito Numero del catalogo nazionale: 14.304 (pistola classificata “arma sportiva”) Prezzo: 2.417 euro, Iva inclusa [

] Modello: 1911 Concealed Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .45 acp Impiego specifico: difesa personale Numero colpi: 14+1 (per la Concealed) Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore inerziale Sicura: manuale ambidestra sul fusto, automatica all’impugnatura in posizione dorsale Canna: 5 pollici (127 mm) Mire: tacca di mira Novak regolabile in derivazione; mirino inserito in incastro a coda Materiali: carrello e fusto in acciaio, particolari in lega e titanio Finiture: brunitura lucida su carrello e fusto Peso arma: 1.100 grammi con caricatore inserito Numero del catalogo nazionale: 10.369 (arma comune) Prezzo: 2.378 euro, Iva inclusa