Nella conversione in legge del decreto sicurezza, approvata ieri in Senato, sono previste novità relativamente al Taser. Quali?
La conversione in legge del decreto sicurezza, approvata ieri al Senato con 163 voti favorevoli, 59 contrari e 19 astenuti, prevede novità riguardo al Taser, lo storditore elettrico non letale attualmente in sperimentazione con le forze dell’ordine nazionali. L’articolo 19, infatti, estende la possibilità di sperimentazione anche per le forze di polizia locale dei comuni sopra i 100 mila abitanti “quale dotazione di reparto”. La sperimentazione avrà durata di sei mesi e riguarderà “due unità di personale, munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, individuato fra gli appartenenti ai dipendenti dei corpi e servizi di polizia municipale”. Sia la sperimentazione in sé, sia le relative modalità dovranno essere disciplinate con un apposito regolamento comunale, fermo restando “un periodo di adeguato addestramento del personale interessato nonché d'intesa con le aziende sanitarie locali competenti per territorio, realizzando altresì forme di coordinamento tra queste ed i Corpi e Servizi di polizia municipale”.
Al termine del periodo di sperimentazione, “i comuni, con proprio regolamento, possono deliberare di assegnare in dotazione effettiva di reparto l'arma comune ad impulsi elettrici positivamente sperimentata”.
Non sono previsti specifici stanziamenti, quindi i comuni che intenderanno avviare la sperimentazione dovranno farlo con le risorse disponibili a bilancio.