La sua dichiarazione al senato: “i problemi vadano risolti e affrontati e se elementi come il parco sono ostativi per la salute e la salvezza della gente, in alcuni casi vanno eliminati”.
Francesco Bruzzone, senatore della Lega, vicepresidente della commissione Ambiente, è intervenuto in aula riguardo ai danni causati dal maltempo in Liguria e in Italia. “Intervengo innanzitutto per ringraziare la presidenza che all’inizio della seduta ha ricordato in modo egregio i tristi fatti che ci hanno interessato, come territorio, in questi giorni e nei giorni scorsi. Si tratta di eventi di particolare entità. Arrivo da una Regione che ha subito un ulteriore danno rispetto a quelli che tutti quanti già conosciamo, però ho sentito molti degli intervenuti parlare di dissesto idrogeologico”, ha esordito Bruzzone.
“A questo proposito, vorrei richiamare l’attenzione su un dato e riprendo parole che sono apparse sugli organi di comunicazione in questi giorni: «Se non tocchi l’alberello e non draghi il fiume, la natura presenta il conto». «Il bosco vive e deve essere curato e il greto del torrente dragato. L’inerzia, l’assenza e l’ignoranza a volte sono alla base di questi fatti. La tutela della montagna dovrebbe essere affidata alle comunità locali». Queste parole non sono mie, sono del ministro dell’interno Matteo Salvini, che ha voluto lanciare un messaggio che non soltanto pienamente condivido, ma non vi è ombra di dubbio che gli aiuti, anche economici, sono importanti, ma gli interventi sul territorio, quelli che ineriscono la gestione del territorio che l’uomo deve fare, devono essere consentiti. Mi verrebbe quasi da dire liberamente consentiti, perché tutti siamo d’accordo che la salamandra piuttosto che il rospo ululone debbano essere salvaguardati, ma credo che debba essere salvaguardata anche la vita della gente e spesso e volentieri si tratta di dover fare delle scelte rispetto a questo”, ha proseguito.
”Concludo, per far capire quello che stiamo vivendo in una realtà importante dal punto di vista turistico come la Liguria, aggiungendo che la principale località turistica della nostra regione è isolata e chissà quando potrà essere collegata con i mezzi di comunicazione, se non soltanto via mare, ma quando il mare è grosso quella località, piccola ma importante e conosciuta nel mondo, è isolata. Bene, un tentativo di collegarla allargando un sentiero per poter far fronte ad eventuali necessità di soccorso, è in queste ore fronteggiato e ostacolato da assurde forme di ambientalismo da salotto che chiedono di impedire l’allargamento di un sentiero semplicemente perché interessa il territorio di un parco. Io penso che anche in questi casi i problemi vadano risolti e affrontati e se elementi come il parco sono ostativi per la salute e la salvezza della gente, in alcuni casi vanno eliminati”.