Titan arms: chiusura per “Striscia la notizia”

L’armeria sanmarinese Titan arms, al centro di una bufera mediatica in seguito a un servizio di Striscia la notizia in cui il titolare ha venduto un coltello a una dodicenne, è stata chiusa dall’autorità della Repubblica del Titano. La licenza è stata, infatti, sospesa (fino al 25 maggio).

 

L’armeria sanmarinese Titan arms, al centro di una bufera mediatica in seguito a un servizio di Striscia la notizia in cui il titolare ha venduto un coltello a una dodicenne, è stata chiusa dall’autorità della Repubblica del Titano. La licenza è stata, infatti, sospesa (fino al 25 maggio).

“Chiuso per Striscia la Notizia”, si legge sulla vetrina dell’armeria: il cartello è provocatorio, ma sintetizza in poche righe ciò che ai negozianti brucia di più: subire un processo sulla base di un video montato ad arte di un Tg satirico. «Le immagini relative all’acquisto sono di un anno fa», racconta il negoziante, «la ragazzina era in compagnia di una persona di sesso maschile che non appariva certo minorenne e che deve avere ripreso tutto».

Sandro Facondini, della Titan arms, da una parte si scusa per una questione etica e morale ma dall’altra parla di un “effetto Striscia bis”. Il primo caso, nel 2006, quando dopo lo scandalo delle balestre il Congresso approvò il decreto che attualmente regolamenta la vendita di archi, balestre e lame di tutti i tipi. “non abbiamo violato nessuna legge”, è la certezza del commerciante.