Troppi cinghiali in Valle d’Aosta
L’assessore regionale all’agricoltura della Valle d’Aosta ha deliberato l’abbattimento programmato dei cinghiali nella regione: “hanno colonizzato aree che non gli sono proprie”, si legge nella delibera, “quali terreni agrari e coltivi, fino a quote che superano i 2.000 metri, rendendo necessari piani annuali di controllo della specie per limitare i danni alle produzioni agricole e ai pascoli d’alta quota. I danni provocati in quota presentano enormi problemi …
L’assessore regionale all’agricoltura della Valle d’Aosta ha deliberato
l’abbattimento programmato dei cinghiali nella regione: “hanno colonizzato aree
che non gli sono proprie”, si legge nella delibera, “quali terreni agrari e
coltivi, fino a quote che superano i 2.000 metri, rendendo necessari piani
annuali di controllo della specie per limitare i danni alle produzioni agricole
e ai pascoli d’alta quota. I danni provocati in quota presentano enormi
problemi di ripristino, problemi che conducono sempre più all’abbandono da
parte dei conduttori dei fondi. Nel 2007, a fronte dei prelievi effettuati, è
stata registrata una diminuzione delle superfici agricole danneggiate ma,
purtroppo, un aumento dell’entità dei danni. Nonostante i positivi risultati
ottenuti, non si è ancora raggiunto il danno-soglia sotto il quale è possibile
prescindere dall’attuare il controllo della specie”. Il piano prevede il
prelievo di 240 capi tra l’aprile 2008 e il marzo 2009, di cui 40 capi nel
Comprensorio alpino Alta valle, 90 nel Comprensorio Media valle. Gli
abbattimenti, anche notturni, saranno effettuati dal Corpo forestale
valdostano, da guardie venatorie volontarie, dai proprietari dei fondi (purché
in possesso di Porto d’armi) e dai cacciatori che abbiano seguito gli appositi
corsi di formazione. Le modalità di abbattimento comprendono anche la girata,
con l’ausilio dei cani. Gli abbattimenti saranno autorizzati, se necessario,
anche nelle oasi di protezione della fauna selvatica, nelle aree a caccia
specifica e nelle riserve naturali.