Prosegue il dibattito dopo la strage di Parkland, in Florida: il presidente Trump propone, tra le altre cose, di armare gli insegnanti nelle scuole
Le contromisure allo studio del presidente Trump dopo la strage nella scuola di Parkland, in Florida, si allargano ad ampio spettro: dopo l’annuncio di pochi giorni fa sulla possibilità di prevedere un rafforzamento dei controlli federali sugli acquirenti di armi, la presidenza degli Stati Uniti ha reso noto che, tra le misure al vaglio del presidente Trump ci sarebbe un limite di 21 anni per l’acquisto di black rifle e, soprattutto, la possibilità di prevedere insegnanti armati nelle scuole. La prima delle due proposte è stata giudicata negativamente dalla Nra, che per bocca del direttore affari pubblici, Jennifer Baker, ha commentato: "Questa misura punisce solo i cittadini che rispettano la legge e li priva del diritto costituzionale dell'autodifesa". Per quanto riguarda la seconda proposta, la Nra ovviamente non è contraria, considerando tra l’altro che un’idea simile era stata avanzata proprio dall’associazione già nel 2012, all’indomani della strage nella scuola elementare Sandy Hook. "Una zona senza armi, per un maniaco è un invito a entrare e attaccare perché sono tutti codardi – ha argomentato il presidente degli Stati Uniti – ma se ci fossero degli insegnanti capaci di usare le armi da fuoco, questi potrebbero mettere fine all'attacco molto velocemente". Ma, ha assicurato durante l'incontro, questo "varrebbe solo per quei i professori che hanno frequentato un addestramento speciale".