Ha destato scalpore il brutale assassinio della deputata laburista britannica Jo Cox, da parte di un soggetto forse legato a un gruppo neonazista. Gli organi di informazione, britannici e non solo, hanno però stranamente sorvolato su un dettaglio: la deputata è stata uccisa a colpi di pistola, in un Paese nel quale le pistole legalmente detenute sono state bandite anni fa! Considerando le sciagurate proposte che provengono dalla Commissione europea, in merito al divieto di detenzione di determinate tipologie di armi, questa è (purtroppo) la dolorosa conferma di quanto il buon senso suggerisce ormai da anni: quando le armi legali vengono messe al bando, solo i criminali hanno le armi! La messa al bando delle pistole legalmente detenute ha fatto sì che la deputata uccisa non potesse richiedere un porto d'armi, ma dovesse attendere la previsione di un servizio di sorveglianza e scorta, che pare appunto fosse in fase di definizione perché ormai da tre mesi la giovane deputata riceveva minacce. Che dire? Un bellissimo successo del disarmismo militante!
In Gran Bretagna le armi corte sono state messe al bando da anni. Peccato che il brutale omicidio della deputata britannica Jo Cox sia stato perpetrato, appunto, a colpi di pistola! E allora?