Un rapporto dell’Fbi evidenzia che negli Stati Uniti si uccide cinque volte di più con i coltelli che con i tanto demonizzati Black rifle
L’Fbi americana ha diffuso un rapporto relativo agli omicidi commessi negli Stati Uniti nel 2018. E, sorpresa, in cima alle classifiche degli strumenti impiegati nel commettere omicidi, dopo ovviamente le pistole, non ci sono i tanto vituperati “black rifle” (nonostante l’eco mediatica dei cosiddetti mass shooting), bensì molto più prosaicamente coltelli, martelli e altri oggetti contundenti.
Secondo il rapporto Fbi, infatti, nel corso del 2018 si sono verificati 1.515 omicidi con strumenti da punta o da taglio, contro i 297 commessi con carabine e fucili (anche non semiautomatici, includendo tutte le tipologie d’arma lunga). Sono stati, invece, ben 443 gli omicidi commessi con randelli, martelli o altri oggetti contundenti. L’aspetto ancor più sorprendente è che, sempre nel 2018, il record assoluto in termini di strumenti utilizzati per uccidere (sempre, ovviamente, dopo le pistole) è rappresentato dal… corpo umano: sono stati infatti 672 gli omicidi commessi con calci, pugni o altre parti del corpo.
Per quanto riguarda il totale delle morti legate all’uso delle armi da fuoco, negli Stati Uniti attualmente il 60 per cento è rappresentato dai suicidi, un dato che sta tra l’altro crescendo in questi anni e che ,anzi, sembra essere in controtendenza rispetto agli omicidi che, nel 2018, sono risultati in calo, secondo i dati raccolti dal Gun violence archive statunitense.