La corte statunitense federale d’appello del quarto circuito, ha stabilito con una controversa decisione che le norme istituite recentemente da alcuni Stati dell’Unione, che impediscono l’acquisto di armi ai minori di 21 anni, sono incostituzionali, perché limitano in modo arbitrario i diritti dei cittadini onesti.
Partendo da considerazioni storiche, secondo le quali i diciottenni posseggono il diritto sancito dal secondo emendamento a possedere armi perché “al tempo dei padri fondatori era richiesto che facessero parte della milizia e si dotassero di armi proprie”, i giudici hanno espresso il pensiero secondo il quale questo tipo di limitazione normativa statale potrebbe paradossalmente portare a effetti opposti rispetto a quelli che si propone: in pratica, a fronte di un divieto posto per ragioni di sicurezza pubblica, l’effetto potrebbe essere quello di spingere i soggetti infraventunenni a procurarsi armi con modalità di acquisto meno tracciate e verificate rispetto all’acquisto in armeria (in molti Stati, infatti, il Background check, ovvero la verifica preliminare dei requisiti tramite il database dell’Fbi, è richiesto solo per gli acquisti in armeria e non da privati, per esempio).
La sentenza è stata approvata con il dissenso di uno dei tre giudici componenti la corte: James A. Wynn junior ha criticato la decisione, asserendo che il legislatore, introducendo le prime restrizioni sull’età per l’acquisto di armi nel 1968, aveva dimostrato un interesse specifico nella promozione della pubblica sicurezza, il quale sarebbe sovraordinato rispetto ai diritti sanciti dal secondo emendamento. “La decisione della maggioranza di accordare alla lobby delle armi una vittoria in una battaglia che perse in Campidoglio oltre cinquant’anni or sono non è supportata dalla legge e non è pertinente al ruolo corretto che dovrebbe appartenere a una corte federale nel nostro sistema democratico”, ha dichiarato Wynn.
In effetti è una diatriba piuttosto singolare, considerando che salve specifiche eccezioni su base statale, l’età minima per il reclutamento nell’esercito americano (quindi per maneggiare e usare armi a raffica e andare in guerra a uccidere il nemico) è di 17 anni (con il consenso parentale) o 18 anni (senza necessità di consenso parentale), l’età minima per avere la patente di guida è addirittura, in alcuni Stati, di 16 anni (ma il corrispettivo del foglio rosa può essere ottenuto addirittura a 14). Per contro, l’età per accedere al gioco d’azzardo (negli Stati in cui è consentito) e soprattutto per bere alcolici è 21 anni.
È verosimile, comunque, che sulla sentenza venga proposto ricorso alla corte suprema, quindi la questione è tutt’altro che chiusa.