L’uccisione di George Floyd sta scatenando in più città e Stati dell’Unione un dibattito sul taglio dei fondi alla polizia. Intanto il fornitore delle biciclette Fuji ha deciso di…
Lo slogan “black lives matter” è, come si dice, diventato virale in tutto il mondo dopo l’uccisione dell’afroamericano George Floyd da parte di un agente di polizia statunitense. Ma c’è un altro slogan che sta diventando altrettanto virale nelle città dell’Unione, ed è “defund the police”, ovvero “togliete fondi alla polizia”. In pratica, oltre al dibattito sulle metodologie violente da parte delle forze dell’ordine, la morte di Floyd ha dato forza come mai accaduto negli anni precedenti a quei comitati, sia a livello cittadino sia a livello statale, che da tempo chiedono di riformare la struttura delle forze dell’ordine destinando parti significative del bilancio finora destinato a esse, per servizi alla cittadinanza, come istruzione, edilizia popolare, sanità, servizi sociali.
Attualmente il costo per le forze di polizia negli Stati Uniti ammonta a 115 miliardi di dollari ed è aumentato di tre volte negli ultimi quarant’anni, secondo quanto riportano gli analisti, a fronte di una riduzione proporzionale della criminalità. Nella maggior parte delle città, la spesa per le forze dell’ordine è superiore, e non di poco, alla spesa per gli altri servizi alla cittadinanza: nella città di Los Angeles, per esempio, la spesa per la polizia è di 1,8 miliardi di dollari e rappresenta oltre la metà del fondo complessivo della città. Per questo motivo, il sindaco di Los Angeles, pochi giorni dopo aver promosso un bilancio che aumentava del 7 per cento le spese per la polizia, ha annunciato tagli per 150 milioni di dollari, mentre un consigliere della città di New York ha proposto un disinvestimento addirittura di un miliardo di dollari per la Nypd. C’è ovviamente chi teme che a fronte di un simile “defunding” corrisponda un aumento proporzionale della criminalità, considerando in particolare la drammatica situazione economica generata dall’emergenzia Covid-19, tuttavia c’è anche chi sostiene che questo potrebbe, in modo apparentemente paradossale, portare invece a una riduzione del tasso di microcriminalità. Secondo i fautori di questa teoria, infatti, è proprio il tasso sproporzionato di interventi esclusivamente repressivi della criminalità sulle fasce più disagiate della popolazione a fungere da volano per la recrudescenza di questo tipo di marginalità sociale e a tal proposito vengono citate le iniziative di “sciopero bianco” intraprese dalla polizia di New York nel 2014 e 2015 in polemica con il sindaco, che secondo gli organizzatori avrebbero portato a un aumento esponenziale della criminalità e invece, hanno visto diminuire significativamente il tasso di reati.
Nel frattempo, ha destato un certo clamore l’iniziativa di BikeCo, distributore per il Nordamerica delle biciclette Fuji impiegate dalla polizia, che ha deciso di sospendere la fornitura alle forze dell’ordine dopo che alcuni agenti di polizia si erano serviti delle biciclette come una sorta di scudi per contenere e respingere i manifestanti.