Karen Lowy, una donna rimasta ferita nella sparatoria avvenuta nella scuola Edmund Burke di Washington nell’aprile 2022, ha deciso di intentare una causa federale nei confronti di alcune aziende produttrici di “black rifle”. Nel corso della sparatoria, compiuta da un 23 enne verso l’istituto scolastico tirando da un appartamento sito di fronte, sono state ferite quattro persone, tra le quali la Lowy, poi l’attentatore si è tolto la vita. Gli avvocati che patrocinano la causa, intentata nei confronti di Daniel Defense, FosTech e Bravo company (le cui armi furono trovate nell’appartamento dal quale lo sparatore ha compiuto la sua azione criminale), più altre due aziende produttrici di accessori, sostengono che le aziende sarebbero responsabili perché “continuano a pubblicizzare, commercializzare, promuovere intenzionalmente e incautamente una mentalità da guerriero che un certo sottoinsieme di giovani, come questo assassino che ha trasmesso in streaming il suo crimine, fantastica che possa renderli leggendari”. Sempre secondo i patrocinatori della causa, “piuttosto che adottare misure per frenare la loro influenza nei confronti di un gruppo demografico sensibile alla loro pubblicità inquietante, i produttori hanno raddoppiato le loro spregevoli pratiche di marketing”.