Il consigliere regionale veneto Sergio Berlato dà atto di una apertura della Lega sulla questione della gestione del lupo
Sergio Berlato (Fdi), consigliere regionale del Veneto, ha diffuso un comunicato nel quale prende atto “con soddisfazione della decisione da parte della Lega di dare attuazione alle proposte avanzate già da tempo da Fratelli d’Italia e culminate con la presentazione della Mozione n. 230/2017 (primo firmatario Sergio Berlato), approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto, mozione che impegnava la Giunta regionale ad attuare una serie di iniziative per gestire il problema causato dalla presenza in Veneto dei grossi carnivori e in particolar modo dai lupi. Tra queste iniziative ricordiamo l’obbligo, per la Giunta regionale, di risarcire i danni diretti e indiretti provocati dai lupi entro e non oltre sei mesi dall’accertamento dei danni stessi, ma soprattutto l’attuazione di un piano di gestione del lupo che deve prevedere il monitoraggio delle popolazioni di questo grande carnivoro, il censimento su basi scientifiche, il contenimento, anche tramite gli abbattimenti, dei soggetti in esubero tramite personale specializzato ed esplicitamente autorizzato dalle autorità competenti. Tutto questo nel pieno rispetto delle normative comunitarie, come del resto viene già fatto in tutti gli altri Paesi europei, in modo da rendere compatibile la presenza di questi grandi carnivori con le altre specie animali ma soprattutto con le attività umane esercitate su territori fortemente antropizzati come quelli veneti. Siamo felici nel constatare che, anche in Veneto, qualcuno è passato dalla posizione ideologica “il lupo non si tocca” o ad altre posizioni esilaranti della serie “ sterilizziamo le femmine di lupo e spostiamo i maschi in altri territori” a posizioni più equilibrate come quelle da noi sempre sostenute che prevedono la gestione di questi grandi carnivori anche attraverso adeguati piani di contenimento. Ci auguriamo che dalle dichiarazioni si possa passare alle azioni concrete, anche per evitare l’abbandono del territorio da parte dei nostri allevatori che non sopportano più di esser costretti a convivere con un predatore che rappresenta non solo un elemento di forte apprensione emotiva ma soprattutto un costo insopportabile per chi vive soprattutto nelle nostre aree collinari e montane. Maturata questa posizione in Veneto anche da parte di altre forze politiche, ci auguriamo che il governo nazionale, prontamente sollecitato da una puntuale interrogazione da parte dell’on. Maria Cristina Caretta di Fdi, possa approvare quanto prima il Piano nazionale di gestione del lupo per dare adeguate risposte a chi vive e lavora sui nostri territori e che, grazie al proprio lavoro quotidiano, garantisce anche la manutenzione e la tutela dell’ambiente”.