Vicky Ford, la presidente del Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco) in seno al Parlamento europeo, sul proprio profilo Facebook ha spiegato quale sia lo stato attuale dell'iter di discussione della proposta di direttiva europea "disarmista" proposta inizialmente lo scorso 18 novembre e più volte implementata. Da più parti, infatti, sono provenute critiche e preoccupazioni in relazione al fatto che alcune delle proposte più penalizzanti per il settore (e, beninteso, inutili ai fini della sicurezza pubblica) sono comunque state incluse nella bozza di provvedimento che dovrà essere votata dall'Imco il prossimo 13 luglio.
“Le proposte rappresentano la varietà di punti di vista espressi dai parlamentari democraticamente eletti, che rappresentano i gruppi parlamentari e sono comunque ancora in discussione. Non rappresentano il punto di vista finale del comitato Imco né del Parlamento europeo, non rappresentano il testo finale di qualsiasi futuro provvedimento legislativo. In qualità di relatrice ho il compito, insieme ai miei colleghi, di rappresentare al meglio tutti i punti di vista e ho dichiarato esplicitamente che qualsiasi restrizione in materia di armi deve essere soggetta a un voto esplicito e specifico in Parlamento. È stato proposto che i parlamentari dell’Imco votino sulla proposta del consiglio di limitare le autorizzazioni al possesso di armi semiautomatiche (e, quando applicabile, dei caricatori) con capacità superiore a 21 e 11 colpi. Questa parte del testo sarà soggetta a uno specifico voto. I parlamentari voteranno anche sulla deroga per gli Stati membri che consenta ai tiratori sportivi di detenere caricatori di maggior capacità quando partecipano alle competizioni organizzate da club riconosciuti a livello nazionale. Ci sarà anche un voto per decidere se gli attuali detentori di armi semiautomatiche derivate da armi automatiche potranno continuare a possederle e trasferirle per eredità. La discussione politica continua e non è chiaro quale maggioranza vi sia nel Parlamento europeo. Il mio intento è quello di portare al voto queste proposte per seguire la massima trasparenza e democraticità del procedimento per determinare future restrizioni, se alla fine dovessero essercene”.